Le Nazioni Unite hanno riferito che 2,5 milioni di persone hanno abbandonato la Siria. Molte sono donne e bambini. L‘International Rescue Committee riferisce però che una volta raggiunti i campi profughi donne e bambini “restano vulnerabili a molteplici forme di violenza a sfondo sessuale, e purtroppo solo alcuni casi sono denunciati a causa del sentimento di vergogna o per timore di ritorsioni”.
E’ l’ultimo grido d’allarme proveniente dalla Siria ed a farsene portavoce – riferisce l’agenzia Sir – è il vescovo anglicano di Gerusalemme Suheil Dawani in un comunicato rilanciato ieri da Londra dalla Comunione anglicana.
“Le ultime notizie provenienti dalla Siria e dai campi profughi – scrive il vescovo – sono profondamente terribili e tragici. Prego ogni giorno per tutti coloro che si trovano nel dolore e nel terrore, soprattutto per le donne e i bambini”. Ed aggiunge: “Sono profondamente preoccupato per la popolazione, in particolare per le donne e i bambini, che si trovano in Siria, e nei campi profughi in terra straniera. Le mie preghiere sono per la pace, la giustizia e la riconciliazione, affinchè possiamo vivere in un mondo di non-violenza, rispettare le nostre donne ei bambini come tesori e trattarli con il rispetto e la dignità che tutti gli esseri umani meritano. La crisi – incalza il vescovo Dawani – chiede una azione urgente”. (R.P.)
Fonte: Radio Vaticana