Lo Tsunami tour di Beppe Grillo è approdato nella Puglia. E’ la campagna elettorale itinerante del leader del Movimento Cinque Selle, con comizi unici tenuti da lui stesso in cui non mancano ovviamente le frasi forti ad effetto come l’ex comico oggi politico ci ha abituati. In Puglia, precisamente a Brindisi dove ha parlato oggi, trovandosi nella terra dell’Ilva, Grillo ne ha pensata una decisamente ad effetto: chissà come verrà accolta dai leader sindacali. Eliminiamo i sindacati, ha detto, sono una struttura vecchia come i partiti politici.
Eliminare i sindacati forse sarebbe una frase che avrebbe potuto dire la famosa Lady di ferro, Margaret Thatcher, che fece della guerra contro i sindacati uno dei cavalli di battaglia del suo governo, ma sentita da Grillo certo fa un po’ di effetto.
No ai sindacati, ha detto, perché le aziende devono essere di chi lavora. Dicevamo dell’Ilva di Taranto, l’azienda in drammatica crisi, a cui Grillo ha dedicato molte parole: una azienda regalata all’imprenditore Riva, che ha preso il boom dell’acciaio, si è intascato sedici miliardi di euro, li ha messi nei suoi conti all’estero e quindi è arrivata la crisi.
Come risolvere la crisi dell’azienda? Secondo Grillo basterebbe prendere Riva, “si prendono quattro miliardi e si usano per pagare i danni alla salute, alle persone che ha fatto ammalare e all’ambiente”. Non solo Ilva: Grillo ha suggerito di fare come fanno gli Stati Uniti con i prodotti cinesi: protezione del mercato interno con un dazio da far pagare alla Cina: per far questo, ha aggiunto, “ci vuole uno Stato con le palle”. Anzi, una banca-Stato: “il presidente della Repubblica ne diventa il presidente ad honorem e poi fa micro credito alla piccola e media impresa”. E poi: “L’attribuzione del Made in Italy deve andare solo alle aziende che producono in Italia”.
A proposito di sindacati: proprio oggi il segretario della Cgil si trovava anche lei in Puglia, precisamente a Bari, dove ha detto che è indispensabile si faccia la patrimoniale. Per Susanna Camusso l’Imu non è sufficiente e inoltre oggi esiste in Italia una diseguaglianza straordinaria tra chi paga le tasse sul reddito e sula casa e chi invece “non paga nulla sulle multiproprietà immobiliare e sulle rendite”
Fonte: ilsussidiario.net