“Una bomba morale a tempo”: mons. Socrates Villegas, arcivescovo di Lingayen-Dagupan e vicepresidente della Conferenza episcopale delle Filippine definisce in una lettera pastorale pubblicata sul sito dell’episcopato l’approvazione fatta ieri dal senato filippino della legge sul controllo delle nascite, già approvata dalla Camera.
La legge “di salute riproduttiva” – Rh Bill 4244 – ha atteso quasi 14 anni per essere approvata dopo cinque diverse modifiche e oltre un anno di discussioni in parlamento e la fiera opposizione della Chiesa.
Il provvedimento approvato ieri – riferisce l’agenzia AsiaNews – rifiuta l’aborto clinico, ma promuove un programma di pianificazione familiare che invita le coppie a non avere più di due figli. Essa permette in alcuni casi l’obiezione di coscienza, ma allo stesso tempo favorisce la sterilizzazione volontaria. Chiesa e associazioni cattoliche sostengono invece il Natural Family Programme (Nfp), che mira a diffondere tra la popolazione una cultura di responsabilità e amore basata sui valori naturali. Il disegno di legge è promosso soprattutto dalle grandi organizzazioni internazionali, come ad esempio Onu e Unicef, che legano l’alto tasso di natalità alla povertà del Paese.
I Paesi che non si attengono a tali norme perdono il diritto a ricevere aiuti umanitari. Secondo mons. Villegas, “l’ampia e libera possibilità di accedere ai contraccettivi”, consentita dalla nuova legge, “finirà col portare alla distruzione della famiglia”, “aprirà ulteriormente le porte all’aborto e alla violenza contro le donne. Il denaro speso per i contraccettivi – ha aggiunto – potrebbe essere speso meglio per l’educazione e una vera tutela della salute”. “E’ solo questione di tempo e vedremo maggiori violazioni del ‘Non uccidere’ e ‘Non commettere adulterio’ nelle nostre famiglie e i nostri giovani”.
Per allontanare tale prospettiva l’arcivescovo, in una lettera pastorale assicura la sua diocesi della volontà di rafforzare l’educazione morale e spirituale dei giovani e dei bambini per rafforzare la loro fibra morale. Iniziative vengono annunciate anche per la tutela della salute delle donne incinte e per rendere accessibile alle coppie povere il sacramento del matrimonio. “Vogliamo diffondere attraverso corsi prematrimoniali l’insegnamento della Chiesa sui metodi naturali di pianificazione delle nascite e al tempo stesso mettere in guardia sugli effetti pericolosi delle pillole contraccettive per la salute delle donne”. (R.P.)
Fonte: Radio Vaticana