“La nuova evangelizzazione per la trasmissione della fede cristiana”: su questo tema si svolgerà in Vaticano, dal 7 al 28 ottobre, il 13.mo Sinodo generale ordinario dei vescovi. L’evento è stato presentato stamani nella Sala stampa vaticana dal segretario generale dell’assise sinodale, l’arivescovo Nikola Eterović.
“La Chiesa esiste per evangelizzare. Il suo mandato rimane lo stesso, mentre cambiano i destinatari e le condizioni sociali, culturali, politiche e religiose in cui vivono”: così mons. Eterović spiega il significato del tema del prossimo Sinodo, dedicato alla nuova evangelizzazione. Un tema che interessa tutto il mondo, spiega, non solo i Paesi più secolarizzati.
I Padri sinodali presenti saranno 262, la cifra più alta nella storia dei Sinodi:
“Il numero elevato dei Padri sinodali indica anche il grande interesse per l’assise sinodale. Dall’Europa proviene il numero più alto: 103, dall’America 63, dall’Africa 50, dall’Asia 39 e dall’Oceania 7”.
Presenti anche 45 esperti e 49 uditori, uomini e donne specializzati e impegnati nell’evangelizzazione in tutti e cinque i continenti. Numerosa anche la presenza dei delegati fraterni, rappresentanti di 15 Chiese e comunità ecclesiali non ancora in piena comunione con la Chiesa cattolica.
Al riguardo, mons. Eterović sottolinea la presenza dell’arcivescovo anglicano di Canterbury, Rowan Williams, che si rivolgerà all’Aula Sinodale nel pomeriggio del 10 ottobre, e del Patriarca ecumenico Bartolomeo I, il quale indirizzerà un saluto al Papa durante la Messa dell’11 ottobre, che aprirà ufficialmente l’Anno della Fede, a 50 anni dal Concilio Vaticano II. Una celebrazione significativa, alla quale prenderanno parte non solo i Padri sinodali, ma anche una dozzina di Padri conciliari.
Tra gli altri delegati fraterni, importante la presenza del Metropolita Hilarion, incaricato delle Relazioni pubbliche per il Patriarcato di Mosca, e di Sarah Davis, vicepresidente del Consiglio metodista mondiale.
L’accento di mons. Eterović va poi ai tre invitati speciali: il priore della Comunità ecumenica di Taizé, Alois, che presenterà una riflessione sulla nuova evangelizzazione soprattutto fra i giovani, il presidente dell’American Bible Society, Lamar Vest, ed il Presidente della Pontificia Accademia delle Scienze, Werner Arber, protestante e premio Nobel per la medicina nel 1978. A lui il compito di illustrare, nel pomeriggio di venerdì 12 ottobre, i rapporti tra scienza e fede.
Ma al Sinodo non mancherà il contributo dei laici, presenti per lo più fra gli uditori, e fondamentali nello sviluppo della nuova evangelizzazione:
“I laici apporteranno un’esperienza viva, già vissuta nella Chiesa, un grande contributo all’evangelizzazione ordinaria, ma anche alla nuova evangelizzazione. Tutti i cristiani sono chiamati ad essere testimoni, ad essere missionari negli ambienti in cui vivono. Una famiglia cristiana oggi è un annuncio della Buona Notizia nel nostro ambiente, dove anche la struttura della famiglia è un po’ messa in crisi con vari progetti di così detti ‘surrogati’ di famiglia”.
In totale, le Congregazioni generali dei lavori saranno 23, mentre 8 sessioni saranno dedicate ai Circoli minori. Quattro le celebrazioni presiedute dal Papa: oltre a quella dell’11 ottobre, Benedetto XVI guiderà le Messe di apertura e chiusura del Sinodo, il 7 ed il 28 ottobre, e la celebrazione di canonizzazione di 7 Beati, il 21 ottobre.
L’intercessione dei Santi e dei Beati, infatti, aiuterà lo svolgimento del Sinodo:
“Dal cielo ci assisterà anche il Beato Giovanni Paolo II che ha dedicato il suo Pontificato, tante forze alla nuova evangelizzazione. Ma anche altri Santi o beati che abbiamo conosciuto, come Madre Teresa di Calcutta, che ci dice che la nuova evangelizzazione ha una dimensione importantissima, che è la carità, un linguaggio universale che tutti capiscono”.
Attesa, inoltre, una meditazione a braccio del Santo Padre per lunedì 8 ottobre, in apertura della prima Congregazione. Rispondendo, poi, alle domande dei giornalisti, mons. Eterović evidenzia come la Cina sia rappresentata al Sinodo dal vescovo di Hong Kong, il cardinale John Tong Hon, e dal vescovo di Taichung, sull’isola di Taiwan, mons. Martin Su Yao-Wen.
Quanto alla mancanza di agnostici all’assise, mons. Eterović ricorda che a loro è dedicato il Cortile dei gentili, l’iniziativa portata avanti dal Pontificio Consiglio della Cultura, e aggiunge:
“Il tema del Sinodo, nuova evangelizzazione, si riferisce in primo luogo ai cristiani battezzati, ma non praticanti. Dunque, questi non si potrebbero chiamare ‘agnostici’. Potremmo dire ‘indifferenti’, persone che si sono allontanate dalla Chiesa”.
Sempre oggi, infine, la Penitenzieria Apostolica ha annunciato la concessione dell’indulgenza plenaria per l’intero Anno della Fede, quindi dall’11 ottobre 2012 al 24 novembre 2013. In sintesi, l’indulgenza verrà concessa ai fedeli pentiti, confessati e comunicati, che pregheranno secondo le intenzioni del Papa durante almeno tre lezioni sul Concilio Vaticano II; in pellegrinaggio ad una Basilica papale, una catacomba cristiana o una Chiesa cattedrale; ogni volta che parteciperanno ad una celebrazione eucaristica; se rinnoveranno le promesse battesimali in formule legittime.
Isabella Piro
Fonte: Radio Vaticana