I forum femminili sono una fonte inesauribile di perle di saggezza. Una per tutte: “Ragazze secondo voi per un matrimonio civile è giusto usare l’abito bianco? A me è sempre piaciuto pensare di sposarmi in abito bianco, ma mi sento un po’ a disagio…”. Raramente si incontra un concentrato tale di genuina ignoranza!
Vi risparmiamo le risposte delle “compagne del forum” in merito al colore dell’abito, ma sappiate che se volete sposarvi a Roma, davanti al sindaco Alemanno, potete scegliere una splendida e suggestiva location: una chiesa. Che poi sia una chiesa sconsacrata poco importa, basta infatti che elaboriate qualche piccola accortezza e dalle foto la cosa non trasparirà: ad esempio, evitate di inquadrare l’arredo liturgico assente e l’officiante, ed il gioco è fatto. Però, se si siete fortunate, il sindaco si presterà a mettere una tunica, tanto “l’abito non fa il monaco”. Non dimenticate l’organo, che renderà l’atmosfera più solenne, mentre sarà il romanticismo a fare tutto il resto.
Chi sta seriamente pensando a questo tipo di rito civile (gay inclusi, noi non discriminiamo nessuno), ci sa dare qualche spiegazione convincente del perché?
Da dove nasce questo gusto per i surrogati? Che senso ha scegliere il matrimonio civile per poi “imbastire” una cerimonia tradizionale, con abito bianco, chiesa surrogata, riso e… ci sono forse anche le fedi? È, per caso, uno stratagemma per non causare malori tra la vecchie zie?
È innegabile che la liturgia cristiana del matrimonio eserciti ancora il suo fascino, specialmente se svolta con la dovuta cura, ma se il vostro non è un matrimonio religioso, inventatevi formule nuove! Meglio quindi che vi affidiate alla cerimonia laico-umanista, che almeno non pretende di aver nulla di serio. E di sacro.
Fonte: Campari e De Maistre