« Dagli inferi alla Luce: “Sono rinata”. La storia di Mariangela » di Costanza Signorelli

“Dio se Tu esisti io ti distruggo, ma se tu non esisti passerò la vita a dire al mondo che non esisti!”. Con questa maledizione rivolta al Cielo e gridata nella più oscura delle notti, inizia la guerra di Angela con Dio. Una guerra ferocissima, senza esclusione di colpi, che porterà questa giovane donna alla più profonda disperazione: la morte dell’anima.

Ma in questa guerra apparentemente vinta dalle forze del male, a un certo punto irrompe la Luce.

È la luce che penetra nel punto più oscuro e perverso, dove nessuno oserebbe spingersi. È la potente luce che trasformerà una sacerdotessa di satana in una discepola consacrata all’Amore di Dio.

Attenzione, la storia di Angela Calcagno, oggi ribattezzata Mariangela, è una storia vera che vi sconvolgerà: perché è sconvolgente scoprire fino a che punto si può spingere la Misericordia di Dio e la Sua sete di anime da salvare.

È proprio di fronte a tanto amore che Angela si arrende e miracolosamente dice il suo “SÌ”. Così, quando tutto pare perduto, d’improvviso rifiorisce la vita. Angela è rinata. Ma andiamo con ordine.

UN’AUTOSTRADA VELOCE VERSO GLI INFERI

Il fidanzato che muore a pochi giorni dal matrimonio è il dramma che gela definitivamente il cuore ferito di Angela. È lui che, come un serafino mandato dal Cielo, le aveva fatto scoprire l’amore puro, restituendole la dignità di donna e la speranza nella vita. Dunque, sarà proprio durante i funerali del mancato sposo che Angela griderà al Cielo tutto il suo odio, giurando vendetta.

Il punto è che quest’ultima tragedia arriva a coronamento di un’esistenza tutta impregnata di dolore, sin nelle viscere.

A pochi giorni di vita, infatti, Angela viene dimenticata in un orfanotrofio, tardi viene presa in adozione. Troppo tardi per scampare alle profondissime ferite fisiche e psichiche inflitte da quel luogo malsano e dal precedente abbandono materno.

Divenuta così completamente inabile ad amare e a ricevere amore, Angela non riesce a trovare nella nuova famiglia un contesto di riscatto.

Anzi: la ragazza desidera solo fuggire, tanto che trascorrerà qualche periodo dentro una comunità religiosa per poi scappare anche da lì e iniziare a rifarsi una vita nella completa solitudine.

È in questo frangente che Angela diventa uno chef di livello e inizia a girare il mondo guadagnando sempre più soldi e successo.

Quei soldi e quel successo che presto diventeranno la sua perversa ossessione, pur di riempire il buco di dolore e di solitudine che la sta divorando. È nel mezzo di questa ribellione però che accade il peggio: Angela conosce una psicoterapeuta che le promette la completa guarigione di corpo e anima.

Peccato che questa donna sia, in verità, uno dei capi di una pericolosissima setta satanica che plagiandola, ipnosi dopo ipnosi, la trascinerà in un vortice fatto di messe nere, riti malvagi e pratiche demoniache.

Angela arriva a toccare il fondo più oscuro, ma pur di acquistare il potere da cui è ormai accecata accetta l’inaudito: “Uccidi Chiara Amirante e finalmente diventerai il tuo dio”. Si tratta di un rito che la setta le impone per diventare sacerdotessa nera. È l’anticamera dell’inferno.

TI HO AMATA COME UNA FIGLIA PREDILETTA

Chiara Amirante, in quel tempo (siamo nel 1996, ndr), è una giovane ragazza, sconosciuta ai più, ma assai nota al mondo di coloro che odiano la luce.

È solo agli inizi di quella che diventerà un’esperienza di fede e carità di dimensioni mondiali, qual è oggi la comunità Nuovi Orizzonti. Chiara ha iniziato da poco a tirare fuori dalla strada giovani tossici, criminali, disperati, offrendo loro un posto dove stare, ma soprattutto una speranza da vivere. Erano solo gli inizi, appunto, ma tanto bastava a coloro che, al soldo del male, la volevano subito morta.

Fu così che durante una messa nera, ad Angela, viene dato mandato di recarsi a Roma per compiere il delitto. Le viene consegnata l’arma, l’indirizzo, viene istruita nei minimi dettagli. Tutto è pronto e calcolato, tranne una cosa: l’imprevisto che cambierà per sempre la storia di questa donna.

È in questo esatto momento che la storia di Angela diventa la storia di un autentico miracolo.

Accade infatti che all’udire il campanello della casa d’accoglienza, Chiara Amirante sente una voce nel suo cuore: “Apri tu quella porta perché c’è una mia figlia che ha bisogno!”. Quando la porta si apre, Angela riceve l’abbraccio che capovolge la sua esistenza: “Bentornata a casa!”.

Le braccia di Chiara, le sue parole, il suo cuore pieno di Amore divengono per Angela le braccia, le parole e il cuore del Padre Misericordioso. È un solo istante, ma contiene l’infinito.

Angela d’improvviso rifiuta di commettere l’omicidio, non solo: sceglie quell’abbraccio a costo di tutto, anche della sua stessa vita.

La situazione è gravissima: quella scelta eroica, guidata dallo Spirito di Dio, scatena tutta la ferocia del maligno. Angela sa di avere le ore contate: se la trovano, di certo, la uccideranno.

Ma non accadrà. Grazie alla comunità Nuovi Orizzonti che le darà supporto e protezione; grazie a un sacerdote esorcista che la seguirà come un padre e grazie alla Chiesa tutta che la farà sentire come la più preziosa delle figlie, Angela ce la farà.

“Oggi la Chiesa è in festa perché una figlia è tornata a casa!”, queste incredibili parole di Joseph Ratzinger, interpellato in aiuto di Angela in quei momenti drammatici, segneranno l’inizio della rinascita. Dalle tenebre alla luce, dalla disperazione alla gioia piena.

 
MARIELLA E LE MONACHE DI S. RITA: È DIO ALL’OPERA

Il cammino di rinascita si rivela faticoso e tempestato di croci, ma allo stesso tempo pieno della grazia di Dio che mai l’abbandona.

Per diversi anni Angela vive al servizio della comunità di Nuovi Orizzonti che diventa la sua casa e ottiene il permesso di fare i voti di castità, povertà e obbedienza.

Condotta da Chiara sulla via di Medjugorje, poi, troverà nella Madonna la Madre più presente e concreta che potesse mai desiderare. Il cuore di Angela, intanto, non accenna a placarsi.

Questa volta però non è un tormento disperato, è piuttosto quella sana inquietudine che la spinge a domandare sempre quale sia la volontà di Dio sulla sua vita.

Angela ha i suoi tempi, Dio li rispetta. E nella sua infinità bontà, le regala lungo la strada una serie di incontri decisivi, che profumano di santità.

Ho conosciuto una donna, ve la affido nelle preghiere: sta a rischio, solo Dio potrà agire su di lei, nessun altro. Ma è necessario che la sosteniamo anche spiritualmente”, a parlare è Mariella che si rivolge così alle amiche monache di santa Rita da Cascia, dopo il suo primo incontro con Angela.

Mariella non è solo la psicoterapeuta che Angela ha scelto nel momento del bisogno, ma è una di quelle anime che il Signore ti mette sul cammino affinché tu non possa più resistergli.

Mariella è molto più che una professionista: è una donna che comprende che la mente di Angela non potrà essere curata se non insieme a un cammino di guarigione del cuore.

Così, in un susseguirsi di fatti incredibili che si incastrano nel più perfetto dei mosaici, Angela arriva a Cascia. E qui, la santa delle cause impossibili non fa tardare il suo intervento che prende il nome e il volto di suor Giacomina.

Il primo incontro con suor Giacomina, la monaca suggerita da Mariella, non va come previsto: Angela, già restia a intraprendere un “lavoro spirituale”, si tira indietro del tutto.

Del resto, ormai è chiaro: in gioco c’è il totale abbandono della sua vita nelle mani di Dio. Ma poiché la psicoterapeuta non molla, Angela si trova alle strette e chiede aiuto a modo suo: “Dio, se veramente questa suor Giacomina me l’hai messa accanto Tu, io adesso le scrivo un’e-mail e lei mi deve rispondere subito”.

Scrive così una lunga lettera ove consegna tutta la sua vita nelle mani della suora agostiniana e preme invio. Sono le due di notte e dal monastero di clausura, nel giro di pochi minuti, arriva la risposta: “Ti aspetto lunedì per un incontro. Firmato: suor Giacomina”.

Solo più tardi Angela scoprirà che la monaca, nel mezzo del sonno, aveva sentito una forza tirarla dai piedi e, una volta sveglia, aveva in sé la certezza di doversi recare al computer per controllare la posta elettronica.

Non prima però di aver svegliato la madre badessa per chiederle il permesso: accade così che, nel cuore della notte, due monache attraversano il monastero per raggiungere il computer e lì puntualmente trovano l’e-mail di Angela, spedita pochi minuti prima.

Sarà l’inizio di un’amicizia che porterà Angela a trovare la sua famiglia tra le monache agostiniane di Santa Rita, ove un posto tutto speciale era stato preparato per lei. Angela oggi è Mariangela, una battezzata in Cristo, che vive per dire al mondo che Dio esiste e per rendergli Lode e Gloria.

È una donna libera, che ha stima di sé e che si vuole bene. Ma soprattutto Mariangela è una donna che ha scoperto di essere amata da un Padre che la guarda come la Sua figlia prediletta, da sempre e per sempre.

 

La Nuova Bussola Quotidiana