L’ho già scritto più volte: se mi capita di parlare di omosessualità è solo perché questo è uno degli argomenti che più ossessivamente ricorrono sui mezzi di informazione, né ho usato a caso la parola “ossessivamente”. Nella sconfortate palude dei conformisti ormai si è generata una reazione a catena: se non si parla di omosessualità, se non se ne parla in termini elogiativi, o quantomeno non negativi, non si è “à la page” e soprattutto si rischia di essere esclusi dai giri “importanti”.
Fonte: Riscossa Cristiana