1. È presumibile che Giuda abbia compiuto miracoli quando il Signore inviò a due a due gli apostoli come ci viene detto nel Vangelo di Marco: “Allora chiamò i Dodici, ed incominciò a mandarli a due a due e diede loro potere sugli spiriti immondi… E partiti, predicavano che la gente si convertisse, scacciavano molti demòni, ungevano di olio molti infermi e li guarivano” (Mc 6,7.11-12).
2. Mi chiedi se il demonio sia capace di fare miracoli.
Sant’Agostino osserva che “con le arti magiche spesso si fanno miracoli, simili a quelli fatti dai servi di Dio” (Octoginta trium quaestionum).
3. Ebbene in proposito San Tommaso dice che “solo Dio può operare miracoli” (Somma teologica, I,110,4) perché solo Dio può operare “al di là dell’ordine di tutta la natura creata” (Ib.).
Dice anche che tutti i miracoli vengono compiuti per ministero di Angeli: “perché essi prestano la loro opera nei miracoli che si compiono, come faranno per esempio, nella resurrezione finale, raccogliendo le ceneri, o facendo qualche cos’altro del genere” (Somma teologica, I,110,4, ad 1).
4. Dopo aver detto questo, San Tommaso aggiunge: “Miracoli veri e propri sono i fatti che trascendono l’ordine di tutta la natura creata. Ma poiché noi non conosciamo tutte le forze della natura, ne segue che un fatto compiutosi fuori dell’ordine della natura da noi conosciuta, per mezzo di una virtù creata, ma occulta, si dica miracolo, non in senso assoluto, ma relativamente a noi.
Perciò, quando i demoni compiono delle opere con le loro forze naturali, queste opere non sono miracoli in senso assoluto, ma soltanto relativamente a noi.
Tali, dunque, sono i miracoli che i maghi compiono per mezzo dei demoni” (Ib., ad 2).
5. E ancora: “Se il miracolo si prende in senso stretto, allora né i demoni possono fare miracoli, né alcun’altra creatura, ma Dio solo: perché il miracolo in senso stretto trascende l’ordine di tutta la natura creata, il quale abbraccia la virtù di tutte le creature.
6. Tuttavia talora vengono denominati miracoli, in senso lato, anche quei fenomeni che trascendono soltanto le forze e le conoscenze dell’uomo. E in questo senso i demoni possono compiere miracoli, cioè opere tali da fare stupire gli uomini, perché superiori alle loro forze e alle loro conoscenze.
Del resto anche chi compie un’impresa superiore alle capacità di un altro, induce costui ad ammirarla, dando l’impressione di compiere un miracolo.
Ora, riguardo alle opere demoniache che a noi sembrano miracoli, è da notare che, sebbene non posseggano la natura del vero miracolo, sono nondimeno fatti reali. Così, per virtù dei demoni, i maghi del Faraone produssero veri serpenti e vere rane. E “quando”, come dice S. Agostino “cadde fuoco dal cielo e distrusse i servi di Giobbe insieme con i greggi e gli armenti; e un turbine, abbattendo la casa, uccise i suoi figliuoli: queste opere compiute da Satana furono fatti reali, e non mere apparenze”” (Somma teologica, I, 114, 4, ad 1).
E li fa “ad decipiendum” (per ingannare). Infatti “come nota S. Agostino, le opere dell’Anticristo si possono dire prodigi bugiardi, “o perché egli ingannerà i sensi dei mortali con allucinazioni, in modo che sembri fare quello che realmente non farà; o perché i suoi prodigi, se veri, serviranno a condurre alla menzogna quanti crederanno in lui” (Ib., ad 1).
7. San Francesco di Sales, dottore della Chiesa, polemizzando con i protestanti afferma che “non c’è quasi nessun articolo nella nostra Religione che non sia stato comprovato da Dio con miracoli.
I miracoli, che avvengono nella Chiesa, dimostrano dove si trova la vera Chiesa, e costituiscono una sufficiente dimostrazione alla sua credibilità; infatti, Dio non darebbe mai una prova in favore di una chiesa che non possedesse la vera fede e fosse in errore, idolatra, ingannatrice: ma questa suprema Bontà non si ferma qui; ha confermato quasi tutti i punti della fede cattolica con strepitosi miracoli, e, per una speciale provvidenza di Dio, scopriamo che su quasi tutti gli articoli della fede, nei quali c’è divergenza tra noi e i vostri ministri, Nostro Signore ha dato una prova irrefutabile della verità che noi predichiamo, con miracoli indiscutibili” (Controversie, II, 7, 1).
San Francesco di Sales passa poi in rassegna i vari sacramenti della Chiesa attestati e confermati da fatti miracolosi avvenuti ai tempi dei Santi Padri, vissuti a ridosso degli Apostoli.
8. Quando si afferma che anche fuori della Chiesa Cattolica avvengono dei miracoli è necessario essere cauti. Fenomeni prodigiosi sono avvenuti anche nel mondo pagano. Ma si tratta di vero miracolo?
Inoltre il Signore va incontro a tutti con tante grazie, anche prodigiose. Ma un conto è parlare di grazie, anche prodigiose, e un altro conto è parlare di miracolo, anzi di vero miracolo.
9. La stessa Chiesa Cattolica va molto adagio prima di affermare che un determinato fenomeno è miracoloso.
Ad esempio le guarigioni a Lourdes sono state numerosissime. Ma solo in 69 casi la Chiesa finora ha riconosciuto il vero miracolo.
Tale riconoscimento viene attuato:
1) in seguito alla presentazione delle cartelle cliniche all’ufficio medico di Lourdes;
2) mediante un processo compiuto da un comitato medico internazionale composto di celebrità scientifiche che su pronunciano su questi tre quesiti: se c’era effettivamente la malattia, se la guarigione è stata completa (e questo lo si può dire solo a distanza di anni), istantanea e insolita, se è clinicamente inspiegabile;
3) col discernimento del miracolo da parte del vescovo che ne valuta le circostanze e i frutti spirituali, così da poter dire: “Qui c’è il dito di Dio” (espressione usata dal Vescovo di Lourdes, mons. Laurence, ai tempi di Bernadette.
10. A Lourdes vengono escluse in partenza dall’esame le guarigioni che hanno qualche attinenza con determinati stati psicologici. Come si vede, per la Chiesa non basta che uno dica di essere stato miracolato né che lo dica il medico di famiglia o la collettività.
Come tutti sanno, la Chiesa Cattolica va con i piedi di piombo prima di pronunciarsi su un miracolo.
Fonte: Il Timone