Un nuovo piccolo ma significativo passo verso la verità storica della seconda guerra mondiale è stato compiuto in Gran Bretagna, ad opera della prestigiosa Bbc. Con un gesto di onestà intellettuale, l’emittente inglese ha ammesso che un suo servizio televisivo che accusava la Chiesa cattolica di essere rimasta inerte dinanzi alle persecuzioni degli ebrei da parte dei nazisti, era basato su false notizie.
Il servizio in questione è andato in onda lo scorso 29 luglio, nel tg serale, durante la visita di Papa Francesco ad Auschwitz in occasione della Giornata Mondiale della Gioventù. Il giornalista che stava seguendo l’evento per conto della Bbc ha così commentato: “Il silenzio fu la risposta della Chiesa cattolica quando la Germania nazista demonizzò la popolazione ebraica e poi tentò di sradicare gli ebrei dall’Europa”.
Questa narrazione dei fatti è stata contestata con una denuncia formale da lord David Alton, parlamentare cattolico tra le fila dei liberali, e da padre benedettino Leo Chamberlain, storico ed ex direttore dell’Ampleforth College.
Lord Alton ha fatto presente alla Bbc che, ironia della sorte, parte del servizio di approfondimento sulla visita di Bergoglio è stato girato presso la cella di Auschwitz in cui fu internato San Massimiliano Kolbe, il quale, da sacerdote cattolico, fu arrestato dai nazisti per la sua opera di accoglienza di profughi e feriti sia cristiani che ebrei nonché per aver denunciato le atrocità del Terzo Reich sulla rivista che lui stesso fondò: Il Cavaliere dell’Immacolata.
Lo stesso deputato inglese ha poi sottolineato che diversi storici hanno lodato Papa Pio XII per le sue iniziative nel corso della seconda guerra mondiale. Lo storico ebreo Pinchas Lapide ha scritto che Papa Pacelli “è stato determinante nel salvare almeno 700mila ebrei, ma più probabilmente 860mila ebrei da morte certa per mano dei nazisti”.
L’impegno del Pontefice fu anche l’impegno delle istituzioni vaticane e della base cattolica. Come si può parlare di complicità quando circa 8mila dei 31mila preti cattolici presenti in Germania nel 1931, furono eliminati dal regime?
La domanda retorica coincide poi con una constatazione. La Santa Sede – rileva lord Alton – aiutò gli ebrei a sfuggire alle persecuzioni in Europa orientale, fornendo loro certificati di battesimo e nascondendoli dentro la Città del Vaticano.
Inoltre – prosegue il parlamentare – oltre 6mila polacchi, quasi tutti cattolici, sono stati riconosciuti in Israele come “Giusti tra le Nazioni” per il ruolo svolto nel loro Paese al fine di salvare ebrei.
Ebrei che nel dopoguerra ringraziarono pubblicamente Pio XII per il suo aiuto nei loro confronti. Leo Kubowitzki, allora segretario del World Jewish Congress, il 23 settembre 1945 presentò la pubblica gratitudine dell’associazione che rappresentava.
E il 30 novembre successivo, l’Osservatore Romano riportò la cronaca di un incontro tra il Santo Padre e circa 80 sopravvissuti ebrei ai campi di concentramento che espressero il grande onore di poterlo ringraziare “per la generosità verso coloro che sono stati perseguitati nel periodo nazifascista”.
Alla luce di queste e di altre testimonianze, non usa mezzi termini lord Alton per definire il servizio della Bbc del luglio scorso: “Uno sciatto, pigro, commento buttato via – indicativo del tipo di analfabetismo religioso che può causare tanta offesa; e parte di un offuscamento tra la cronaca in diretta e il desiderio di aggiungere un po’ di melodramma”. Ma “meno caritatevolmente – aggiunge – il servizio della Bbc può essere visto come l’ultimo esempio di un annoso tentativo di riscrivere la storia”.
Nei giorni scorsi, dopo oltre quattro mesi dalla messa in onda del servizio e dopo aver studiato la documentazione storica fornita da lord Alton e da padre Chamberlain circa l’impegno della Chiesa a favore degli ebrei durante la seconda guerra mondiale, l’emittente britannica ha fatto un pubblico mea culpa.
Ha ammesso in una nota inviata a lord Alton che il giornalista autore del servizio non ha dato “il giusto peso alle dichiarazioni pubbliche dei Papi successivi e agli sforzi compiuti da Pio XII per salvare gli ebrei dalla persecuzione nazista, ed ha perpetuato così una visione che contrasta con l’equilibrio delle prove”.
Del resto, come lo stesso San Massimiliano Kolbe scrisse nell’ultimo numero de Il Cavaliere dell’Immacolata, “nessuno al mondo può cambiare la verità”.
Fonte: Zenit