Mai come in questo periodo c’è il rischio di un altro conflitto mondiale. I focolai di guerra sono accesi un po’ dovunque, manca solo l’Occidente con lo scontro Usa-Russia, che nei mesi scorsi non è scoppiato solo per l’equilibrio mantenuto da Putin, come da analisi del politologo e filoso russo Aleksandr Gel’evič Dugin che abbiamo pubblicato (qui). Ma l’elezione di Trump, che sembra tranquillizzarci sul fronte di una svolta pacifica nelle ralazioni fra le due potenze mondiali, potrebbe avere una vita breve, perché in America le contestazioni e gli inviti ad ucciderlo sono già partiti.
Gli auguriamo lunga e felice vita, ma ricordiamo che da quelle parti ammazzare un Presidente fa parte della loro storia, perché a cominciare da Abramo Lincoln (1865) a finire a John Kennedy (1963) in meno di cent’anni ne hanno fatti fuori quattro e, considerato che gli USA esistono dal 1776, quindi solo da 240 anni, hanno realizzato un record preoccupante.
Ricordiamo anche che cento anni fa la Madonna è venuta ad avvertirci che la pace era in pericolo e, dopo la seconda guerra mondiale, per scongiurare un’ulteriore guerra ha chiesto due ubbidienze: ai papi, in unione con tutti i vescovi della terra, ha domandato la consacrazione della Russia al suo Cuore Immacolato e a noi credenti la riparazione delle offese arrecate al suo Cuore con la pratica dei primi cinque sabati del mese (confessione, comunione, rosario, 15 minuti di meditazione per “farle compagnia”).
Nulla di ciò è stato eseguito, salvo la devozione dei primi cinque sabati praticata a titolo personale da un numero esiguo di fedeli.
Quindi nessun messaggio privato in cui si chieda qualcosa di diverso da ciò per ottenerci la pace può essere proveniente dalla Madre di Dio, la quale, poiché parla su permissione di suo Figlio, non può contraddire né Se stessa, né Gesù.
Paola de Lillo