C’è uno scienziato in Italia che di tanto in tanto prende delle cantonate grandi quanto una casa, le diffonde senza porsi tanti problemi e si fa portavoce di quella cultura anti-umana che sembra avere il sopravvento rispetto alla concezione stessa dell’uomo, quella conosciuta da millenni. L’ultima “uscita” di questo scienziato è relativa al tema della droga. Egli sostiene che «La droga è la materializzazione del rifiuto dei ragazzi di una società violenta e ingiusta. Questa è la prima causa su cui agire, se vogliamo combatterla». Come combattere la droga? Liberalizzandola.
Fonte: Corrispondenza Romana