La Chiesa ricorda Santa Brigida. Il Papa: la fede regalò gioia al suo matrimonio

La Chiesa fa memoria oggi di una grande Santa medievale, Brigida di Svezia, compatrona d’Europa. Alla sua figura di solida cristiana – di moglie e madre, di vedova e fondatrice di un Ordine religioso – Benedetto XVI dedicò un’udienza generale nell’ottobre di due anni fa. La sua catechesi fu, tra l’altro, un “inno” alla bellezza del matrimonio cristiano.


Alessandro De Carolis ne ripropone alcuni passaggi in questo servizio:

Fa una certa impressione in epoca di conclamate nevrosi sentimentali e di matrimoni meno solidi di un castello di carte – in cui la crisi di un rapporto affettivo, complice una martellante linea culturale e mediatica, è spesso presentata come chance per nuove e intriganti scoperte piuttosto per ciò che è nella realtà, una frattura dai costi umani e sociali spesso devastanti, e ormai praticamente incapace di comprendere la parola “riconciliazione” – sentir parlare di una coppia che “funziona”.

Di un uomo e una donna che si amano, che condividono gli stessi valori, che tirano su otto figli, che si danno da fare nel sociale con i poveri, insieme. Brigida di Svezia non è la strana eroina di una fiction, ma una donna in carne e ossa, per trent’anni sposata a Ulf, uomo – spiegò una volta Benedetto XVI – che grazie all’intelligenza e alla sensibilità di questa donna ebbe modo di diventare egli stesso migliore. Il segreto? La convinzione che il Vangelo è un libro che illumina la vita e che dunque coltivare la propria fede significa coltivare anche la felicità con il proprio partner:

“Brigida, spiritualmente guidata da un dotto religioso che la iniziò allo studio delle Scritture, esercitò un influsso molto positivo sulla propria famiglia che, grazie alla sua presenza, divenne una vera ‘chiesa domestica’. (…) Questo primo periodo della vita di Brigida ci aiuta ad apprezzare quella che oggi potremmo definire un’autentica ‘spiritualità coniugale’: insieme, gli sposi cristiani possono percorrere un cammino di santità, sostenuti dalla grazia del Sacramento del Matrimonio”. (Udienza generale, 27 ottobre 2010)

Santa Brigida, proclamata da Giovanni Paolo II compatrona d’Europa, vive un’esperienza particolare. La vedovanza, che la coglie dopo una lunga vita coniugale, lungi dal prostrarla le apre il cuore a Dio in modo ancor più intenso come testimoniano le rivelazioni divine sulla Passione di Cristo di cui è depositaria. Fonda anche un Ordine religioso, con ramo maschile e ramo femminile, e conclude la sua esistenza nel 1373. Una donna poliedrica, dalla cui vita Benedetto XVI ha tratto questo auspicio:

“Possa lo Spirito del Signore suscitare anche oggi la santità degli sposi cristiani, per mostrare al mondo la bellezza del matrimonio vissuto secondo i valori del Vangelo: l’amore, la tenerezza, l’aiuto reciproco, la fecondità nella generazione e nell’educazione dei figli, l’apertura e la solidarietà verso il mondo, la partecipazione alla vita della Chiesa”. (Udienza generale, 27 ottobre 2010)

Fonte: Radio Vaticana