La (ridicola) crociata contro Cappuccetto Rosso – di Giuliano Guzzo

Cappuccetto-rossoIl Sindaco di Venezia, Luigi Brugnaro, sarebbe un cattivone con l’ossessione delle favolette arcobaleno solamente perché ritiene che siano anzitutto i genitori a dover spiegare ai loro figli cos’è una famiglia e non debbano farlo libri di testo dove s’illustrano, come fossero tutti uguali, diversi modelli di unioni, in opposizione fra l’altro a quanto afferma la nostra venerabile Costituzione – “la più bella del mondo” –, che testardamente definisce la «famiglia come società naturale fondata sul matrimonio» tenendola, come se non bastasse, ben distinta da qualsivoglia altre formazione affettiva o di altra natura (Cfr. Sent. 14.04.2010 n°138).

Per questo il Sindaco di Venezia, sostengono i maggiordomi della cultura dominante, non può che essere nostalgico del Medioevo; anche perché in realtà i libretti contro cui s’è scagliato – mi ribadiva il settimanale Oggi giusto ieri, mentre ero dal barbiere – «parlano d’amore».

Invece Cappuccetto Rosso, Cenerentola, Hansel e Gretel? Robaccia. Orrore. Pornografia. Questo, almeno, sostiene il Ministro dell’Istruzione francese, Najat Vallaud-Belkacem la quale, dimostrando un fiuto fenomenale per le priorità, ha inaugurato una vera e propria caccia alle favole con cui noi – ed i nostri vecchi, prima di noi – siamo cresciuti.

«Rappresentano la donna come mamma e ai fornelli, non sono adatti ai bambini» spiega inorridita la Vallaud-Belkacem, che così conferma come il boldrinismo – intesa come allergia acuta all’idea che una donna, pure se si dichiara appagata, possa essere madre e casalinga – stia spopolando ovunque.

Per la verità l’associazione, anche remota, fra la lettura di Cappuccetto Rosso o Cenerentola e la violenza domestica o la discriminazione a stampo sessista risulta un tantino forzata, ma ormai funziona così: il problema sono Brugnaro e quanti ne condividono le istanze, il resto è magnifico, commovente, sacro Progresso.

E guai a chi osa discuterla, la galoppata progressista: si passa per integralisti. Per questo, se il Sindaco di Venezia è finito nel mirino di comici e giornalisti, state tranquilli che invece al Ministro dell’Istruzione francese – che, a differenza di Brugnaro, ha dichiarato guerra alle favole di sempre – non dirà niente nessuno.

Anzi, verrà esaltata come modello di politica nuova, da imitare.

Quindi, finché siete in tempo nascondete bene – prima che agenti in divisa vi si presentino a casa con la non lieve accusa di usare ancora la testa – i libri di Cenerentola, Hansel e Gretel. Ed anche le videocassette e Dvd della Disney, mi raccomando.

Fonte: il blog di Giuliano Guzzo