Sinodo. Card. Baldisseri: Papa invita a discutere con parresìa

Verso-il-sinodo-del-2015Sono 270 i Padri Sinodali che partecipano al 14.mo Sinodo generale ordinario sulla famiglia, in programma in Vaticano dal 4 al 25 ottobre. Stamani, nella Sala Stampa vaticana, il segretario generale del Sinodo, cardinale. Lorenzo Baldisseri, ha tenuto un briefing per illustrare le modalità di lavoro dell’Assemblea: tra le novità, maggiore spazio ai circoli minori ed un solo documento conclusivo, la Relatio finalis.

 

Baldisseri: Sinodo vuol dire camminare insieme

“Questa Assemblea rappresenta il momento conclusivo del percorso sinodale iniziato due anni fa”.

Il cardinale Baldisseri lo spiega chiaramente: se Sinodo vuol dire “camminare insieme”, allora la prossima Assemblea generale ordinaria fa parte del percorso iniziato con la preparazione al Sinodo straordinario sulla famiglia, svoltosi nel 2014 e i cui lavori preparatori sono stati avviati nel 2013.

Nuova metodologia di lavoro

270 i Padri Sinodali partecipanti, quest’anno: 107 provengono dall’Europa, 64 dall’America, 54 dall’Africa, 36 dall’Asia e 9 dall’Oceania. Tra loro si contano, in particolare, 74 Cardinali, 102 Vescovi e 2 parroci.

Presenti anche 24 esperti e 51 uditori, tra cui si contano 18 coppie di sposi, genitori e capi famiglia, che interverranno in Aula. 14, infine, delegati fraterni, rappresentanti di altre Chiese e comunità ecclesiali, che – spiega il card. Baldisseri – “condividono con la Chiesa cattolica la sollecitudine per l’evangelizzazione e la cura pastorale delle famiglie nel mondo odierno”.

Nuova, inoltre, la metodologia di lavoro, approvata dal Papa. Il cardinale Lorenzo Baldisseri:

“Considerando la metodologia dei precedenti Sinodi, la maggioranza dei Padri ha suggerito che l’Assemblea Generale Ordinaria sia resa più dinamica e partecipata attraverso la distribuzione degli interventi in aula dei singoli membri in tempi successivi, in modo da poter dedicare maggiore attenzione ad ogni contributo.

Inoltre, i Padri hanno richiesto di valorizzare il lavoro nei Circuli Minores, ove si verifica una partecipazione più attiva alla discussione, un confronto più diretto ed immediato tra i Padri nella propria lingua, nel quale eventualmente possono intervenire gli uditori e i delegati fraterni”.

18 Congregazioni generali e 13 Circoli minori

Le Congregazioni generali saranno, quindi, 18. I lavori in Aula si suddivideranno in tre tappe, ciascuna corrispondente ad una parte dell’Instrumentum laboris: le sfide sulla famiglia, il discernimento della vocazione familiare e la missione della famiglia oggi.

Al termine di ogni tappa, i Circoli minori – che in totale avranno 13 sessioni e saranno composti da circa 20 membri della stessa lingua – si riuniscono per elaborare ciascuno una breve relazione, che verrà resa pubblica.

La differenza è evidente, spiega il card. Baldisseri, se si pensa che al Sinodo sulla nuova evangelizzazione, svoltosi nel 2012, le Congregazioni generali erano 23 e i Circoli minori 8. Prevista come di consueto, inoltre, l’ora di discussione libera in Aula.

Commissione di 10 membri elabora Relatio Finalis

A partire dalle relazioni dei Circoli minori, rielaborate ed integrate da eventuali interventi in Aula nel rispetto del lavoro Collegiale, un’apposita Commissione di dieci membri, nominata dal Papa, presieduta dal card. Erdö, ed in cui sono rappresentati i cinque continenti, elabora la Relatio Finalis, il documento conclusivo del Sinodo, che verrà votato punto per punto a maggioranza qualificata, il 24 ottobre nel pomeriggio. Essa verrà quindi consegnata al Pontefice, al quale spetta la decisione se pubblicarla o meno. Non è prevista, invece, la Relatio post disceptationem.

 

Sinodo, spazio protetto perché vi possa agire lo Spirito Santo

Riguardo alla comunicazione mediatica, la modalità resta quella dello scorso anno. Il cardinale Baldisseri:

“Si tiene presente il criterio fondamentale ricordato dal Santo Padre varie volte: il Sinodo deve essere uno spazio protetto perché vi possa agire lo Spirito Santo; in modo che i Padri abbiano la libertà di esprimersi con parresìa.

Durante le tre settimane, come base per l’informazione si mantiene il Briefing quotidiano delle ore 13.00 che viene ampliato con una maggiore presenza di Padri sinodali, utilizzando tutti i mezzi di comunicazione disponibili. I Padri sono liberi di comunicare con i media a loro discrezione e responsabilità”.

 

Celebrazioni presiedute dal Papa

Tre le celebrazioni presiedute dal Papa: la Messa di apertura dei lavori, il 4 ottobre, e quella conclusiva, il 25, e poi, il 18 ottobre, la Messa di canonizzazione di Vincenzo Grossi, Maria dell’Immacolata Concezione e dei coniugi Martin, genitori di Santa Teresa di Lisieux.

Le loro reliquie saranno esposte alla venerazione dei fedeli. Papa Francesco prenderà la parola, si auspica, in apertura dei lavori in Aula, il 5 ottobre, ed all’evento speciale del 17 ottobre: si tratterà di una commemorazione del 50.mo anniversario del Sinodo, istituito da Paolo VI nel 1965.

Aperto al pubblico, l’evento vedrà una Relazione commemorativa affidata al card. Christoph Schönborn, arcivescovo di Vienna. Seguiranno le comunicazioni di cinque presuli, in rappresentanza di tutti i continenti.

Infine, il Pontefice interverrà, domani sera, 3 ottobre, alla Veglia di preghiera per il Sinodo in Piazza San Pietro. Tutti i fedeli sono invitati ad accompagnare il Sinodo con la preghiera anche nella Basilica di Santa Maria Maggiore, dove ogni giorno si reciterà il Rosario e si celebrerà la Santa Messa: nella prima settimana si pregherà per i figli, nella seconda i genitori, nella terza per i nonni.

 

Il Papa ha invitato a discutere con parresia

Riguardo al clima che si respira intorno al Sinodo, il cardinale Baldisseri ha sottolineato:

“Il Papa ha invitato a discutere con parresìa, con apertura, in ambito ecclesiale ed anche fuori. Pertanto, non è sorprendente che ci siano posizioni o dichiarazioni contrastanti, magari. Questo era già previsto, è un po’ ‘Conciliare’: in quel tempo, apertamente vi erano posizioni divergenti. Poi, si è arrivati ad un consenso, tanto che i documenti sono stati approvati.

Quindi questo non è strano, accogliamo veramente anche questo aspetto. Ogni giorno troviamo qualcosa di nuovo sui giornali, nella pubblicazione di libri…Vi sono stati anche molti studi, nel periodo tra i due Sinodi, con un approfondimento veramente importante. Ne siamo al corrente e ne siamo davvero lieti.

Può apparire un po’ una ‘turbolenza’ su alcuni temi, ma siamo nel mare e quindi c’è anche qualche ‘turbolenza’”.

 

Interviste dei Padri Sinodali

Dal suo canto, rispondendo, alle domande dei giornalisti su un presunto gruppo di lavoro afferente alla rivista “Civiltà Cattolica”, padre Federico Lombardi, direttore della Sala Stampa vaticana, ha sottolineato che esso non ha nulla a che vedere con il Sinodo.

Annunciato, inoltre, che presso l’Augustinianum saranno disponibili dei locali, dalle 12.00 alle 14.00 e dalle 16.00 alle 18.00, per raccogliere le interviste con i Padri Sinodali. Infine, sul sito web della Sala Stampa, verrà allestito un blog con contributi video ed audio dei Padri Sinodali. Previsto anche un servizio di Twitter, relativo ai briefing ed ai momenti pubblici dell’Assemblea.

Isabella Piro

articolo pubblicato sul sito di Radio Vaticana