Galantino: nessun partito impegnato su immigrazione, rischia voti

Mons. GalantinoNessuna forza politica si applica davvero alla questione dell’immigrazione perché rischia di perdere voti, il governo è del tutto assente e che la Cei guadagni sui migranti è una banalità spaventosa. Il segretario generale della Conferenza episcopale italiana, mons. Nunzio Galantino, risponde così a chi si scaglia contro l’accoglienza dei profughi da parte della Chiesa.“I piazzisti sono molti, piazzisti di fanfaronate da osteria, chiacchiere da bar che rilanciate dai media rischiano di provocare conflitti”, e dire che la Cei guadagni con gli immigrati “è una banalità spaventosa”.

I toni di mons. Galantino non sono certamente equivocabili e vanno dritti al punto: “Ci sono vescovi che ospitano immigrati a casa propria e non si sono mai riempiti le tasche di soldi. Lo fanno anche Salvini, Zaia e Grillo?” si chiede  il vescovo attraverso la pagine di Famiglia Cristiana online.

E’ la reazione alle polemiche che ormai da giorni lo oppongono alla Lega e al MoVimento 5 Stelle. “Hanno criticato pesantemente il Papa – si legge – ma hanno  visto che può essere controproducente per il loro consenso perché Papa Francesco è molto popolare”.

In Italia la percezione dell’accoglienza ai migranti è sbagliata, prosegue il presule: “Gli stranieri sono meno del 7%, lavorano, pagano le tasse e contribuiscono quasi al 7% della nostra ricchezza”.

Nessuno dei vescovi ci guadagna, tirano fuori di soldi di tasca loro, fanno ciò che il Vangelo impone di fare e non devono giustificarsi – continua mons. Galantino – “piuttosto è il governo che è del tutto assente sul tema immigrazione” e “non basta salvare i migranti in mare per mettere a posto la coscienza nazionale”.

Nelle strutture della Chiesa, quelle accreditate, la polizia porta gli immigrati e poi “chi si è visto si è visto”. Inoltre, “nessuna forza politica si applica alla questione”, perché si rischiano i voti. L’invito è di guardare alle leggi tedesche, perché quelle italiane respingono gli immigrati e non prevedono integrazione positiva, mons. Galantino elenca quindi le lungaggini delle richieste di asilo e di permesso di soggiorno.

Gli immigrati sono parcheggiati, aggiunge, e nessuno spiega che è la legge che impone la non integrazione.

Una volta per tutte, sottolinea ancora, si smetta con “la richiesta al Papa di portare immigrati in Vaticano e ai vescovi di ospitarli nelle chiese e nei seminari. E’ un mantra che non si può più ascoltare”.

Se Salvini, Zaia e Grillo visitassero i campi profughi e le Caritas, è la conclusione, forse capirebbero.

Testo proveniente dal sito di Radio Vaticana