Papa Francesco aprirà nei pressi del Vaticano un dormitorio per i senzatetto. La struttura che metterà a disposizione una trentina di posti letto è stata individuata, dopo ricerche e sopralluoghi, in Via dei Penitenzieri, strada che incrocia Borgo Santo Spirito. Nei locali sono ancora in corso i lavori (Ansa.it,7 giugno). La notizia è stata confermata dall’arcivescovo Konrad Krajewski, l’elemosiniere apostolico.
La decisione arriva 27 anni dopo quella analoga presa da papa Wojtyla ma realizzata, con l’aiuto di Madre Teresa, solo a metà. Nell’inverno 1988, rientrando di notte e sotto la neve dal viaggio in India, Giovanni Paolo II vide i poveri che dormivano sotto i «propilei» di via della Conciliazione, sugli scalini davanti alla Sala Stampa, come accade anche ora (Tempi.it, 7 giugno).
LA CASA “DONO DI MARIA”
Fu colpito da quella scena e chiese a Madre Teresa di aiutarlo a risolvere il problema. Le Missionarie della Carità aprirono la Casa «Dono di Maria» per le donne senza tetto. Ma agli uomini viene dato solo da mangiare. Francesco ha deciso così di rimediare mettendo a disposizione una trentina di posti letto
“CRISTO E’ NEL POVERO”
Proprio ieri in Piazza San Pietro, il pontefice ha ricordato che Cristo «è nel povero che tende la mano, nel sofferente che implora aiuto, nel fratello che domanda la nostra disponibilità e aspetta la nostra accoglienza. È nel bambino che non sa niente di Gesù, della salvezza, che non ha la fede. È in ogni essere umano, anche il più piccolo e indifeso». Mentre il Papa auspica «l’impegno per una società accogliente e solidale», alle parole fa seguire i fatti.
I 400 SACCHI A PELO
Quella del dormitorio non è che un’altra delle iniziative del suo Pontificato, pensate per i senza fissa dimora. Era il 18 dicembre dello scorso anno quando, per il suo compleanno festeggiato in pieno inverno, Papa Francesco decise di regalare 400 sacchi a pelo a chi dormiva all’addiaccio. Le coperte, con lo stemma del pontefice, furono distribuite da decine di volontari (La Repubblica, 7 giugno).
DAGLI OMBRELLLI AI MUSEI VATICANI
Il 5 febbraio di quest’anno era stata la volta di 300 ombrelli, tanti quanti quelli dimenticati dai turisti durante le loro visite ai musei vaticani. Anche quelli destinati ai clochard Pochi giorni dopo erano state inaugurate le nuove docce volute dal Papa per i senzatetto sotto il colonnato del Bernini, accanto al locale in cui i poveri possono ora farsi tagliare la barba e aggiustare i capelli. E poi, a fine marzo, la sorpresa nella Cappella Sistina con 150 clochard accolti e invitati a visitare i capolavori vaticani.
Fonte: Aleteia