Che cosa legge ogni giorno il Papa? Non “Repubblica”, bensì “Il Messaggero”. Lo annuncia l’agenzia Zenit, con questa notizia: “Dalle stanze di Casa Santa Marta giunge una curiosa notizia: Papa Francesco non legge Repubblica, bensì il quotidiano romano Il Messaggero. La dichiarazione riportata nell’intervista al giornale argentino La Voz del Pueblo è stato dunque “un lapsus” del Pontefice, come egli stesso ha ammesso ad alcuni suoi collaboratori che chiedevano spiegazioni.
Nella intervista succitata – dove Bergoglio tra l’altro dichiarava di non guardare la tv dal 1990 per un voto alla Virgen del Carmen – il Papa giustificava questa sua scelta dicendo che si tratta di “un giornale per il ceto medio”. Ma la notizia che il Successore di Pietro fosse un aficionado al quotidiano fondato da Eugenio Scalfari e diretto da Ezio Mauro, aveva fatto storcere il naso ai più. Soprattutto ai cattolici italiani che riconoscono in Repubblica il giornale, tra quelli laici, meno vicino al credo cattolico, oltre che propagatore di concetti in contrasto con la tradizione cristiana.
Fermo restando che ognuno, anche il Papa, sia libero di leggere ciò che preferisce, sembra che una volta appreso lo scalpore che aveva provocato quella sfogliata mattutina di 10 minuti al quotidiano, Francesco, sorpreso, abbia esclamato: “Fue un lapsus!”, spiegando che è sua abitudine invece leggere Il Messaggero. La notizia è stata confermata dalla corrispondente della radio spagnola Cope, Paloma García Ovejero” sul suo account Twitter”.
In effetti la notizia che papa Francesco compiva la sua preghiera mattutina (secondo Immanuel Kant, che così definisce la lettura del giornale per l’uomo moderno) su un quotidiano così schierato politicamente e antropologicamente lontano dal sentire della Chiesa e di molti cattolici aveva colpito, e reso perplessi parecchi. Un po’ come se Paolo VI avesse ammesso di leggere solo l’Unità.
Parecchi adesso tirano un sospiro di sollievo. Resta il fatto che la confessione di papa Francesco può facilmente rientrare nel catalogo di quelle che un po’ feriscono. Chi? Mah! Penso ai giornali cattolici, e anche agli uffiziali della Segreteria di Stato che ogni mattina si affaccendano con ritagli e fotocopie per preparare la rassegna stampa. E che adesso sanno che sotto quegli occhi e quegli occhiali non arriva…
Fonte: S. Pietro e dintorni