Eccellenze nostrane alla corte di Expo. Sulle orme di Don Bosco che nel 1884, all’Esposizione Universale di Scienza e Arte a Torino mostrava al mondo di cosa erano capaci i suoi ragazzi. Un secolo e mezzo dopo la storia si ripete, ma questa volta a Milano. Protagonisti sono sempre i giovani “eredi” del fondatore dei Salesiani che si cimentano nelle “olimpiadi dei mestieri”.
TRE RAGIONI
Per tre ragioni è un’edizione speciale quella del IX Concorso Nazionale dei Capolavori dei Settori Professionali organizzato dal Centro Nazionale Opere Salesiane – Formazione e Aggiornamento Professionale (CNOS-FAP): rientra nel programma del Bicentenario della nascita di Don Bosco (1815); invece che disseminate in tutto il territorio nazionale, per l’anno dell’Expo di Milano le gare sono concentrate nel territorio lombardo (Arese, Brescia, Milano, Sesto San Giovanni e Treviglio); i giovani partecipanti incontreranno le aziende della giuria proprio nello spazio di Expo. Qui avranno anche l’occasione di entrare nel Padiglione “Casa Don Bosco”, luogo deputato ad approfondire il tema “educare i giovani, energia per la vita”.
I 6 SETTORI
In tutto sono 172 i ragazzi selezionati in Italia e si cimenteranno in 6 settori della Formazione Professionale: Meccanico per macchine utensili, Elettrico, Meccanico d’auto, Grafico, Ristorazione ed Energia. La premiazione finale è l’8 maggio a Palazzo Lombardia a Milano insieme alle Autorità, al CNOS-FAP, ai rappresentanti di 38 aziende nazionali e multinazionali
DON BOSCO ED EXPO
«Don Bosco – spiega ad Aleteia Don Alessandro Ticozzi, direttore dell’Istituto Salesiani – sulla scorta della partecipazione a diverse esposizioni universali, ci ha mostrato che i giovani sanno fare delle cose belle, che si possono valorizzare attraverso laboratori artigianali nei quali mettere in evidenza le loro peculiarità. Don Bosco ha realizzato laboratori per sarti, falegnami, finanche fabbri. La formazione salesiana oggi riprende questa lezione e la attualizza».
LA “MERAVIGLIA” DI TORINO
L’Expo sarà «una vetrina importante per tutti noi, ma lo sguardo è anche al passato, e cioè a quando Don Bosco a Torino ricevette il secondo premio per il suo padiglione che ospitava un laboratorio davvero unico. I suoi ragazzi – prosegue Ticozzi – dagli stracci realizzavano carta e poi caratteri mobili, fino a riuscire a stampare un libricino. Ecco le stesse eccellenze, in diversi settori, mostreranno in occasione di Expo 2015 le loro qualità e capacità». Caratteristiche indispensabili anche per essere allettanti sul mercato del lavoro.
QUALITA’ ED ECCELLENZA
«L’idea di questi concorsi – chiosa il direttore dell’Istituto Salesiani – è stimolare i nostri ragazzi a far bene, ad essere più bravi e preparati, oltre che a misurare anche la qualità della formazione che gli è stata impartita. Siamo convinti che l’eccellenza sia la prima carta da giocare per essere considerati in un mercato del lavoro che soffre ancora la crisi economica. E la nostra formazione vuole rivelarsi vincente proprio perché mira a far eccellere le propensioni di ogni ragazzo anche attraverso la sana competizione».
Fonte: Aleteia