Il caso dei documenti vaticani trafugati è stato al centro stamani del breafing con i giornalisti tenuto del direttore della Sala Stampa della Santa Sede, padre Federico Lombardi. Scadono infatti oggi i termini di custodia cautelare di Paolo Gabriele, ex assistente di camera di Benedetto XVI, accusato di furto aggravato di carte private del Papa. Il servizio di Roberta Gisotti:
Benedetto XVI incontrerà la prossima settimana a Castel Gandolfo – ha subito anticipato padre Lombardi – la Commissione cardinalizia presieduta dal cardinale Julian Herranz incaricata di svolgere indagini sul caso Vatileaks:
“La Commissione cardinalizia presieduta dal cardinale Herranz, prevede di concludere il suo lavoro di audizioni e preparazione e di presentazione di un suo primo rapporto in questa settimana e si può prevedere che la Commissione incontri il Santo Padre nella settimana prossima”.
Sarà quindi Benedetto XVI a trarre le sue conclusioni sul rapporto della Commissione.
Per quanto riguarda invece lo stato del procedimento del Tribunale vaticano, il giudice istruttore deve raccogliere altre testimonianze ed entro 10 giorni sarà conclusa la fase istruttoria, che porterà al rinvio a giudizio o al proscioglimento dell’imputato Paolo Gabriele, i cui termini di custodia cautelare in scadenza oggi saranno quindi prorogati:
“Il giudice istruttore mi dice che devono ancora raccogliere delle testimonianze e quindi, anche nei prossimi giorni, saranno ancora in questa fase. Gli interrogatori formali con Paolo Gabriele saranno l’ultimo atto di questa fase istruttoria e si prevede che, entro una decina di giorni da oggi, questo avvenga”.
Il giudice istruttore presenterà la sua sentenza – ha aggiunto padre Lombardi – con ogni probabilità ai primi di agosto e, se vi sarà un processo, questo partirà da ottobre in poi.
Paolo Gabriele è in buone condizioni di salute fisica e psichica, ha rassicurato padre Lombardi, parlando di informazioni ricevute dal legale Carlo Fusco: è sereno e trova conforto nella preghiera. Gabriele è l’unico indagato, seppure altre persone sono state interrogate dal giudice istruttore: lo ha confermato il portavoce vaticano, ribadendo che non vi sono state rogatorie internazionali con l’Italia.
Si è parlato nel breafing anche dell’incontro di ieri a Castel Gandolfo tra il Papa e il presidente della Repubblica italiana, Giorgio Napolitano, svoltosi in un “clima sereno” a dimostrare “sintonia ed amicizia” tra le due personalità. Benedetto XVI profitterà del suo periodo di riposo per scrivere la terza parte del suo libro “Gesù di Nazareth”, dedicata ai Vangeli dell’infanzia.
Una domanda particolare è stata infine posta sulla Chiesa in Cina, in riferimento alla recente ordinazione del rev. Taddeo Ma Daqin a vescovo ausiliare della diocesi di Shanghai. Dispiace – ha detto padre Lombardi – che un’ordinazione legittima, voluta dal Papa ed accettata dalle autorità cinesi, abbia poi causato una situazione anomala, per cui il presule si trova costretto nel Seminario e non ci sono contatti diretti con lui. “Dopo la gioia e la soddisfazione, il dispiacere per una situazione non positiva”.
Fonte: Radio Vaticana