All’indomani della Seconda Guerra Mondiale, la comunità internazionale, scossa dall’orrore dei lager, convenne sull’importanza di dover evitare il ripetersi di simili tragedie; mai più, fu la promessa. Un impegno solenne e internazionale che però non ha saputo frenare il riemergere di una fissazione che – dice la storia – interessò il regime di Hitler ben prima dell’Olocausto: quella eugenetica. Trattasi, in breve, della volontà di perfezionare la specie umana, valutata alla stregua di una razza che deve essere protetta, per così dire, da “contaminazioni” fisiche e genetiche.
Fonte: Libertà e Persona