Il Papa ha autorizzato, ieri sera, la pubblicazione della Relatio Synodi, relazione conclusiva dei lavori dell’assemblea sinodale. Lo ha reso noto il portavoce vaticano, padre Lombardi, in un briefing tenuto in Sala Stampa vaticana. Il documento è stato approvato in Aula con una votazione, numero per numero, dei 62 paragrafi, a maggioranza qualificata. Tre punti in particolare – relativi alla comunione per i divorziati risposati e all’omosessualità – non hanno raggiunto la maggioranza qualificata, ma solo quella assoluta.
“E’ stato un desiderio del Papa. Il Papa ha detto: ‘Voglio che si pubblichi questa Relatio, e per trasparenza e chiarezza, che si dica quanti sono stati i voti favorevoli o non favorevoli, numero per numero, in modo che non ci siano confusioni o equivoci su questo’”.
Così padre Lombardi illustra ai giornalisti la decisione del Papa di pubblicare la Relatio Synodi, accompagnata dalla tabella riassuntiva delle votazioni. Il documento riprende, in sostanza, la struttura ed i contenuti principali della Relazione dopo la discussione, presentata il 13 ottobre, nell’Aula del Sinodo, dal Relatore generale dell’Assise, card. Péter Erdő.
Essa, però, raccoglie molti dei 470 emendamenti presentati dai padri sinodali, riuniti nei Circoli minori:
“In particolare, noterete l’ampliamento delle prime due parti che era stato richiesto da molte relazioni dei Circoli minori per bilanciare maggiormente l’insieme, non parlare prevalentemente o solo delle sfide e delle difficoltà, ma anche parlare di più del piano positivo sulla famiglia. Quindi, è un testo più ampio e che intende essere più bilanciato, equilibrato e sviluppato”.
I paragrafi che non hanno raggiunto la maggioranza dei due terzi sono i numeri 52, 53 e 55, relativi alle diverse posizioni sull’accostamento dei divorziati risposati all’Eucaristia, sulla proposta della comunione spirituale – per la quale si rimanda ad un ulteriore approfondimento – e sulle unioni omosessuali, che vengono respinte, benché si dica che gli uomini e le donne con tali tendenze vanno accolti con “rispetto e delicatezza”.
Tuttavia, spiega padre Lombardi, lo sforzo della Relatio Synodi è quello di essere inclusiva e quindi si può parlare di un consenso anche su questi numeri:
“Abbiamo di ognuno di questi numeri una dimensione del consenso, evidentemente, una dimensione che può essere vastissima oppure una dimensione che può essere più limitata, ma c’è e significa che c’è un argomento che va ancora più maturato o approfondito perché evidentemente il consenso dell’Assemblea non era sufficientemente maturo per la formulazione con cui è stato presentato”.
Rispetto alla Relazione precedente, inoltre, la Relatio Synodi non fa più riferimento alla legge di gradualità, non parla di bambini che vivono con coppie dello stesso sesso e ribadisce con più forza che le unioni omosessuali non sono paragonabili al matrimonio tra uomo e donna, sottolineando che non sono accettabili pressioni sui vescovi relative a questo punto.
Ulteriori temi vengono aggiunti rispetto al documento precedente: ad esempio, l’auspicio che i processi per nullità matrimoniale siano gratuiti, l’attenzione per le adozioni, l’allarme per la pornografia, per l’uso distorto del web e per le donne ed i bambini vittime di sfruttamento sessuale. Infine, le tante famiglie fedeli a Cristo vengono ringraziate per la loro testimonianza.
Rispondendo, poi, ad una domanda sulla decisione del Comune di Roma di aprire i registri comunali alla trascrizione delle unioni omosessuali celebrate fuori dell’Italia, padre Lombardi ha risposto:
“Noi rimandiamo alla Conferenza episcopale italiana. Certamente, il Sinodo ha tenuto a ribadire che il matrimonio è tra un uomo e una donna”.
Il Sinodo straordinario sulla famiglia si conclude, dunque, ma il cammino sinodale prosegue verso l’Assemblea ordinaria dell’ottobre 2015, che sarà sempre dedicata alla famiglia e per la quale la Relatio Synodi attuale servirà da documento preparatorio.
Testo proveniente dal sito di Radio Vaticana