Domenica 27 luglio la Santa Sede ha diffuso la trascrizione integrale del dialogo tra Papa Francesco e i sacerdoti della Diocesi di Caserta, avvenuto sabato a porte chiuse nella Cappella Palatina della Reggia. Un dialogo lungo, dove il Pontefice ha affrontato temi complessi e delicati, tra cui quelli della spiritualità sacerdotale, della religiosità popolare, delle derive «eretiche», un parola, ha detto, che non dobbiamo avere paura di pronunciare, della preghiera in stile new age, della differenza fra missione e proselitismo e del rapporto fra dialogo e identità.
Il Papa ha anzitutto confermato, come il nostro giornale aveva anticipato, che la visita è stata occasionata dal desiderio di evitare facili critiche per l’incontro in programma lunedì a Caserta con il suo amico pastore protestante pentecostale casertano, Giovanni Traettino, a due giorni dalla festa patronale di sant’Anna, che poteva sembrare uno sgarbo ai cattolici locali. «Il giorno dopo – ha detto il Papa – sui giornali ci sarà: “nella festa patronale di Caserta il Papa è andato dai protestanti”. Bel titolo, eh? E così abbiamo sistemato la cosa, un po’ in fretta».
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