Sostegno alle vittime degli abusi sessuali è stato espresso oggi dai membri della Pontificia Commissione per la protezione dei minori che, istituita nel marzo scorso da Papa Francesco, si è riunita per la prima volta dal primo maggio a oggi a Santa Marta in Vaticano.
A prendere parte all’incontro con i giornalisti, nella Sala Stampa vaticana a conclusione dei lavori, il cardinale arcivescovo di Boston, O’Malley, e gli altri membri della commissione.
“We wish to express our heartfelt solidarity with all victims …”
Solidarietà a tutte le vittime di abusi sessuali. Si apre così la dichiarazione della Commissione letta dal cardinale Sean Patrick O’Malley, un testo che indica con forza che il principio fondante della Commissione è che il bene di un bambino o di un adulto vulnerabile è prioritario nel momento in cui viene presa qualsiasi decisione.
Il cardinale O’Malley ha quindi sottolineato la natura delle discussioni di questi giorni, finalizzate a rispondere alle richieste di Papa Francesco sia nello stabilire gli obiettivi sia nell’aprire la Commissione ad altri membri, così da includere persone provenienti da altre aree geografiche, anche perché, ha successivamente spiegato il cardinale O’Malley, gli abusi sono un problema della Chiesa universale e non soltanto di alcuni Paesi specifici come gli Stati Uniti o l’Irlanda.
E’ un problema umano, ha continuato il cardinale, e la Chiesa deve affrontarlo ovunque nel mondo, partendo da una raccomandazione fondamentale, basata sull’istruzione, perché c’è molta ignoranza e anche negazione del fenomeno.
Inoltre, ha aggiunto il porporato, il Papa vuole che vi siano laici e che la Commissione mantenga la sua indipendenza e autonomia. Infine, la responsabilità verrà addebitata a chiunque, a prescindere dallo status che ha nella Chiesa.
Al Papa verranno sempre comunicati i risultati dei lavori della Commissione che non tratterà casi individuali di abusi, ma potrà presentare raccomandazioni sulle direttive per assicurare l’obbligo della responsabilità e le pratiche migliori per la protezione di tutti i minori.
Gli Statuti che verranno presentati al Papa conterranno indicazioni per sensibilizzare le persone sulle tragiche conseguenze degli abusi sessuali e sulle conseguenze devastanti del mancato ascolto, dei mancati rapporti di sospetto di abusi, e del mancato sostegno alle vittime di abusi sessuali e alle loro famiglie.
Marie Colllins, membro irlandese della Commissione e a sua volta vittima di abusi sessuali, ha detto di essere uscita dall’incontro con una sensazione molto positiva:
“I’m coming away with a very positive feeling from the meeting…”
Il lavoro è solo all’inizio – sono state le sue parole – veniamo tutti da prospettive differenti, ma ciò che abbiamo raggiunto in due giorni ci ha dato le indicazioni sulla direzione che vogliamo prendere.
Ci sono molte vittime di pedofilia che hanno riposto le speranze su questa Commissione e che hanno grandi aspettative. Non si possono fare promesse, ma come vittima io stessa credo che raggiungeremo degli obiettivi importanti.
Testo proveniente dal sito di Radio Vaticana