La Comunità Nuovi Orizzonti, fondata da Chiara Amirante, celebra 20 anni di vita assieme agli esclusi del “popolo della notte”. L’impegno della Comunità si dispiega oggi su vari fronti: 207 centri residenziali di accoglienza, 5 “Cittadelle Cielo”, oltre 350 mila “Cavalieri della Luce” impegnati a portare la rivoluzione dell’amore cristiano nel mondo. Nell’occasione si tiene oggi (12 gennaio, ndr) al Teatro Don Orione di Roma una Giornata di festeggiamenti.
Domani, inoltre, esce il nuovo libro della fondatrice “E gioia sia!”, edito da Piemme. Su questo traguardo dei 20 anni di “Nuovi Orizzonti”, Alessandro Gisotti ha intervistato Chiara Amirante:
R. – Se mi guardo indietro, davvero, non posso fare altro che contemplare dei miracoli straordinari e meravigliosi che il Signore ha operato per questo “popolo della notte”, il popolo dei piccoli e dei poveri, che il Signore mi ha donato di conoscere, di avere un po’ come famiglia, in questi anni.
Mi ricordo questo senso di impotenza, la prima volta che sono entrata negli inferi di chi vive in strada di notte e poi questa certezza: l’amore fa miracoli perché Dio è amore e davvero non avrei mai immaginato di vedere questi miracoli così incredibili.
Ecco: il sentimento è di gioia e naturalmente di gratitudine per questo essere ogni giorno sorpresi dai miracoli sempre nuovi che opera Colui che fa nuove tutte le cose!
D. – La tua esperienza, come quella di “Nuovi Orizzonti” d’altronde, ha per centro le periferie esistenziali. Che effetto fa avere un Papa che ripete così frequentemente la necessità di andare in periferia?
R. – Chiaramente, è una gioia immensa perché avendo percorso le periferie per tanti anni, più di una volta mi è venuto da dire: “Ma, i cristiani dove sono?”; tanto più è quindi cresciuta in me la consapevolezza che oggi è urgente andare là dove ci sono i poveri, i più disperati: non ci sono solo i poveri materiali; oggi c’è una povertà che è più quella dell’anima, e troppe volte anche chi ha tutto, secondo i canoni del mondo, ti accorgi che ha invece un senso profondo di tristezza, di solitudine, di vuoto, a volte anche di disperazione …
D. – Per questo 20.mo di “Nuovi Orizzioni”, esce il tuo libro “E gioia sia!” Quale messaggio racchiude?
R. – Racchiude proprio il messaggio-cuore da cui è nato “Nuovi Orizzonti”: la scoperta che tutti siamo chiamati alla gioia piena e che Colui che ci ha creato, l’Emmanuele, il Dio-con-noi, è venuto per rivelarci il segreto della gioia.
Ho cercato, in questo libro, di riassumere un po’ alcuni piccoli segreti che ho visto essere importanti un po’ per tutti, anche per chi non ha fede, per riuscire a vivere questo percorso verso quella gioia piena a cui siamo chiamati, ed arrivare ad una gioia che resiste anche alle situazioni più difficili che la vita ci propone.
Testo proveniente dal sito di Radio Vaticana