«La Colletta alimentare è un gesto semplice che fa riscoprire a un popolo intero la gioia di donare e rispondere al bisogno delle persone, che parte dalla spesa e arriva più in profondità». È questo, in sintesi, il motivo per cui la Giornata nazionale della colletta alimentare non passa di moda.
Sabato 30 novembre si terrà in oltre 10 mila supermercati la sua 17esima edizione e come spiega a tempi.it il presidente della Fondazione Banco alimentare onlus, Andrea Giussani, «quest’anno il bisogno è ancora più graffiante perché la crisi ha aggravato la povertà alimentare nel nostro paese».
Di quante persone si parla? Gli italiani che si trovano in una condizione di povertà alimentare sono passati in tre anni da tre a quattro milioni. Sabato non sarà solo un giorno di festa e condivisione: speriamo anche di raggiungere un risultato migliore dell’anno scorso, nonostante la crisi. Nel 2012 abbiamo raccolto 9.200 tonnellate di alimenti, pari al carico di 2.200 tir, che sono stati distribuiti gratuitamente a 9 mila strutture caritative che hanno aiutato un milione e 800 mila poveri. Quest’anno però vogliamo fare di più.
La crisi non vi frena? L’anno scorso abbiamo pareggiato i numeri dell’anno 2011. Quest’anno speriamo di migliorare non solo grazie alla generosità di ognuno ma anche aumentando i punti vendita convenzionati fino a 11 mila.
La gente chiamata a donare pasta e alimenti a lunga scadenza troverà davanti ai supermercati ben 135 mila volontari. Se ne abbiamo così tanti è per diversi motivi: da un lato il richiamo è facile, perché il gesto è bello, semplice e si può fare insieme ai propri amici e familiari. Poi ci aiutano molto le organizzazioni caritative che noi serviamo durante l’anno e che in questa giornata portano i loro volontari, che sono grati alla nostra continuità di aiuto durante l’anno. Ma ci sono anche volontari tra virgolette.
l’articolo continua su Tempi.it