Come minimo cambierà supermercato, Caleb Kaltenbach. Già, perché quando nei giorni scorsi questo pastore della Discovery Church, una gruppo protestante che si autodefinisce “chiesa cristiana non confessionale” , è andato a fare la spesa nell’iperstore della catena Costco, a Simi Valley, in California, ha visto qualcosa che proprio non gli è andato giù. «C’erano – ha raccontato a Fox News – diverse copie della Bibbia posizionate negli scaffali dedicati al settore fantascienza. Ogni volume – ha proseguito – era etichettato con il bollino riportante la dicitura “fiction” accanto al prezzo».
Il pastore sostiene di aver fatto diversi tentativi per parlare con i responsabili del supermercato, ma non è riuscito a comunicare con nessuno. Stufo, ha deciso di scattare una fotografia e di pubblicarla sui social media.
«Le persone – ha proseguito il pastore nell’intervista – erano sconcertate. Credevo di vivere in un’epoca caratterizzata dalla tolleranza, invece quelli della Costco pare che non se ne siano accorti. Nessuno li obbliga a credere, ma devono rispettare i credenti. Il libro poteva essere etichettato con la dicitura “religione” ».
Dalla grande catena di distribuzione, sostiene Kaltenbach, non sono mai arrivate le scuse. I funzionari non hanno mai voluto commentare la vicenda e si sono limitati a parlare di un «errore del magazzino». Quando si dice il mancato rispetto dell’etichetta.
articolo pubblicato su Vatican Insider