Sienziati in tonaca. Da Copernico, padre dell’eliocentrismo, a Lemaître, padre del big bang

Sacerdoti e scienziati: chissà perché, all’orecchio dell’uomo contemporaneo, questa accoppiata suona male. Il punto è che i dogmi del positivismo, sposati sia da molti ambienti liberali sia dalle dittature novecentesche, detti e ripetuti infinite volte, hanno fatto breccia nell’immaginario collettivo, nutrito da una versione banale, zoppa e antistorica dell’affare Galilei. 

La realtà, però, è facilmente verificabile: all’origine della scienza sperimentale moderna vi sono essenzialmente uomini religiosi, profondamente religiosi; uomini per i quali studiare la natura altro non è che cercare di leggere il libro scritto dal Creatore, andare alla ricerca delle sue tracce, delle sue orme.

Senza nessuna presunzione di possedere ogni verità, di ridurre la causa prima alle cause seconde, di trasformare la scienza sperimentale in una fede, di farne una metafisica onnicomprensiva…

Così è stato per Keplero, Newton, Maxwell, Volta, Galvani, Planck, e per tantissimi altri giganti del pensiero scientifico.

Così è stato anche per numerosi sacerdoti che hanno contribuito con il loro lavoro alla nascita della citologia, della biologia, della genetica, della cristallografia, della geologia, dell’astronomia… Nomi a tutti noti, come quello di Gregor Mendel, e meno noti, come quello di Georges Lemaître, padre del Big Bang, o del tutto dimenticati come quelli dell’Abbé René Just Haüy, di padre Corti, padre Venturi, padre Bertelli.

 

GLI    AUTORI

Francesco  Agnoli (Bologna, 1974) è uno   storico. Collabora con  giornali,  riviste,  radio. Ha pubblicato tra gli  altri:  Novecento. Il  secolo senza  croce (SugarCo); Scienziati,  dunque   credenti, Spallanzani e  Mendel: alle  origini di biologia e   genetica, La grande storia della  carità (Cantagalli). Per La   Fontana di Siloe è uscito, nel 2013,  Miracoli.  L’irruzione del   soprannaturale nella storia,  scritto  insieme a Giulia Tanel.

Andrea Bartelloni, nato nel  1956, vive a Marina    di Pisa (PI). Medico chirurgo, collabora con testate  giornalistiche locali e    nazionali. Ha curato e collaborato a pubblicazioni  storiche e scientifiche con   particolare interesse nei confronti dei rapporti  tra scienza e fede.