FIRENZE – Sentirsi donna ma avere un corpo da uomo, oppure sentirsi uomo ma avere un corpo da donna. Tecnicamente viene definita «disforia di genere» e secondo i medici può essere diagnosticata già da bambini. Proprio per questo all’ospedale di Careggi il reparto di Medicina della sessualità e andrologia ha chiesto il via libera alla Regione di diagnosticare il disturbo sui bimbi.
Solo così, nel caso venga diagnosticato, si potrebbe bloccare la pubertà ed evitare il ricorso a un intervento di chirurgia plastica nel futuro.
Sarebbe l’unico centro di tutta l’Europa meridionale a farlo. Il disturbo di identità di genere riguarda una persona su 30-50 mila. «Al momento – spiega il professore Mario Maggio, direttore del reparto – questa diagnosi può essere fatta solo in età maggiore, nonostante il disturbo si manifesti già in età infantile».
Come? «Nei bimbi si tratta di capire se giocano ad esempio con le bambole o indossano i vestiti della sorella». Con questa diagnosi si potrebbe seguire la crescita prima dello sviluppo di tutti gli organi sessuali: «Ci sono farmaci – continua – che bloccano la pubertà precoce e abbiamo chiesto di estenderli anche sulla pubertà inadeguata, in modo da indirizzare subito la pubertà verso il sesso che veramente sente il paziente».
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