E alla fine il Segretario di stato americano, John Kerry, ha deciso. Da qualche giorno prima di Ferragosto nel Dipartimento di stato è stato creato un Ufficio per il Rapporti con le Comunità religiose. La diplomazia Usa, ha spiegato Kerry, troppo a lungo ha considerato la religione in maniera separata dalla politica. Il Medio Oriente e l’Egitto rappresentano due esiti negativi di tale dicotomia.
Nel presentare la nuova struttura Kerry ha reso noto che alla base della decisione ci sono i colloqui con i diversi capi di stato e di governo incontrati in questi mesi. “Dobbiamo fare di più per migliorare il dialogo” tra gli Usa e gli altri paesi e la religione ha un ruolo di primissimo piano.
“Dobbiamo riconoscere – ha aggiunto Kerry – che in un mondo in cui persone di tutte le fedi stanno migrando e si stanno mescolando come mai è avvenuto nelle epoche precedenti, voler continuare ad ignorare l’impatto della religione nelle diverse società, è un rischio tremendo che non possiamo correre”.
In realtà la parte difficile del lavoro inizia adesso. Infatti la nuova struttura ha come primo impegno quello di avviare e stabilizzare una collaborazione con diversi altri uffici ed agenzie federali – come il Dipartimento per la sicurezza interna – e con le organizzazioni che all’interno degli Stati Uniti affrontano le questioni relative alle diverse comunità religiose. Ed oltre al livello internazionale, l’Ufficio dovrà gestire le questioni interne relative al ruolo delle diverse comunità religiose negli Usa.
In questo modo si dovrebbe colmare una lacuna presente da lungo tempo nella diplomazia statunitense e in politica interna, e segnalata in passato dalla Commissione per la Libertà Religiosa – un organismo non governativo statunitense . Quest’ultimo lamentava in particolare la mancanza di formazione del personale diplomatico sull’importanza delle questioni religiose e sulla consapevolezza del loro impatto sulla politica e sulla morale.
L’anno scorso un Libro Bianco realizzato da un gruppo di lavoro della Commissione Esteri del Senato Usa avvertiva che “ignorare o minimizzare” il ruolo della religione “non è più un’opzione per la politica degli Stati Uniti”.
Il segretario di stato John Kerry ha reso noto che il nuovo ufficio viene diretto da Shaun Casey, docente di etica cristiana al Wesley Theological Seminary, un’organizzazione universitaria protestante intercongregazionale, con sede a Washington D.C. Casey è un riconosciuto esperto di tematiche religiose e politiche.
Da parte sua Melissa Rogers, direttore dell’Ufficio della Casa Bianca per la Collaborazione con le Comunità religiose ha reso noto che per il governo esistono tre obiettivi nel rapporto tra fede e politica: migliorare le risposte umanitarie nelle situazioni di crisi grazie all’aiuto delle comunità religiose, far crescere il rispetto dei diritti umani a partire dal riconoscimento del pluralismo religioso, prevenire ed intervenire nei conflitti per migliorare la stabilità delle situazioni locali.
Fonte: Vatican Insider