Favorire l’accesso per le coppie omosessuali «a istituti giuridici quali coabitazione, unione registrata o matrimonio» e riconoscere quelli già consentiti in altri Paesi della Ue, in modo da garantire un’applicazione non discriminatoria della direttiva sulla libera circolazione. È quanto chiesto agli Stati dell’Unione dal Parlamento europeo in una risoluzione votata il 24 maggio scorso. Con 430 sì, 105 no e 59 astensioni, l’Assemblea di Strasburgo ha voluto condannare «con forza tutte le discriminazioni basate sull’orientamento sessuale e sull’identità di genere».
Si tratta dell’ennesima presa di posizione dell’Europa contro la presunta omofobia di cui sarebbero responsabili gli Stati che ancora non riconoscono le unioni e i matrimoni omosessuali. È importante conoscere i contrari e i favorevoli.
Tra i contrari: 12 del Pdl (Baldassarre, Berlato, Comi, Fidanza, Gardini, Matera, Mauro, Pallone, Rivellini, Ronzulli, Scurria, Silvestris), 8 della Lega (Borghezio, Fontana, Moranti, Provera, Rossi, Salvini, Scottà, Speroni), 1 dell’Udc (Casini) e 1 di “Io amo l’Italia” (Allam).
Tra i favorevoli: 3 del Pdl (Albertini, Iacolino, Mazzoni), 1 dell’Udc (Antinoro), 16 del Pd (Arlacchi, Balzani, Berlinguer, Borsellino, Cozzolino, Crocetta, De Angelis, De Castro, Domenici, Gualtieri, Cofferati, Panzeri, Milana, Caronna, Serracchiani, Uggias), 2 dell’Idv (Rinaldi, Zanoni), 1 del Südtiroler Vp (Dorfmann) e un indipendente (Iovine).
Tra gli astenuti: 3 del Pdl (Angelilli, La Via, Zanicchi), 1 dell’Udc (Motti), 3 del Pd (Costa, Pirillo, Prodi) e 1 di Fli (Moscardini). Tra gli assenti: 7 del Pdl (Antoniozzi, Bartolozzi, Bonsignore, Cancian, Patricello, Salatto, Sartori), 3 dell’Udc (De Mita, Gargani, Trematerra), 3 del Pd (Pittella, Sassoli, Toia), 3 dell’Idv (Sonia Alfano, Vattimo), 1 della Lega (Bazzotto), 1 di Fli (Tatarella) e 2 indipendenti (Mastella, Susta).
Tenendo presente che nel voto del Parlamento europeo gli astenuti e soprattutto gli assenti favoriscono la maggioranza, si rileva che sostanzialmente il Pdl è diviso a metà, la Lega Nord è compatta contro le unioni gay, Udc e Fli le agevolano di fatto e il Pd è unito nel volerle riconoscere. Chi ha davvero a cuore il rispetto della legge naturale e cristiana ora sa su chi può fare affidamento e su chi invece non bisogna riporre alcuna fiducia.
Federico Catani
Fonte: Corrispondenza romana