Il Cairo (AsiaNews) – In un annuncio televisivo, il capo dell’esercito egiziano ha dichiarato la sospensione della costituzione egiziana e spiegato la roadmap verso nuove elezioni presidenziali e parlamentari. Nella sua dichiarazione, il gen. Abdul Fattah Al-Sisi era circondato dalle massime personalità militari e religiose dell’islam e della Chiesa copta.
Al-Sisi, che aveva già incontrato nel pomeriggio rappresentanti delle religioni e delle opposizioni, ha dichiarato che fino alle nuove elezioni il capo della corte costituzionale avrà poteri di presidente ad interim. Ciò significa che Mohamed Morsi, eletto nel Partito dei Fratelli musulmani lo scorso anno, non è più il presidente dell’Egitto. Ma tuttora non è chiaro dove egli sia. Alcune voci non confermate dicono che egli sia agli arresti domiciliari e che gli è proibito lasciare il Paese.
Nel suo annuncio, il gen. Al-Sisi ha criticato le dichiarazioni di Morsi che ieri ha rifiutato di dimettersi nonostante la pressione di milioni di dimostranti che da quattro giorni occupano le piazze egiziane. Morsi è stato spesso accusato di favorire i Fratelli musulmani e un’impostazione islamista della società, emarginando l’opposizione e gli altri gruppi religiosi e sociali.
Il capo delle Forze armate ha sottolineato che è tempo per l’Egitto di costruire una nazione in cui ogni persona dia il suo contributo, a qualunque religione o gruppo appartenga. Ci dovrebbe essere un governo di tecnici e un gruppo di esperti dalle diverse fasce sociali, culturali e religiose per riscrivere una costituzione più rispettosa del pluralismo egiziano.
Alla fine del suo discorso, a piazza Tahrir, piena all’inverosimile, è scoppiata l’esultanza: grida, applausi, fuochi d’artificio, raggi laser.
Subito dopo il gen. Al-Sisi , alla televisione ha parlato il grande imam di Al Azhar, Ahmed al-Tayeb, seguito dal patriarca Tawadros dei copti e da Mohamed El Baradei, rappresentante riconosciuto dell’opposizione a Morsi (Fronte di salvezza nazionale).
Tutti hanno sottolineato la necessità dell’unità della nazione e la sua riconciliazione.
Dopo pochissimo tempo dalle dichiarazioni di Al-Sisi, è stata diffusa una dichiarazione di Morsi in cui si accusa l’esercito di aver operato un colpo di Stato.