«Stiamo oggi parlando di diritti, e nessuno ha diritto di ridicolizzare questo nostro incontro. Non sono pagliacciate, ma diritti negati sulla base della differenza sessuale e dell’identita di genere». Queste le parole usate dalla presidente della Camera Laura Boldrini, che è intervenuta oggi a Palermo al convegno inaugurale del Gay Pride.
Boldrini, che con il ministro Josefa Idem parteciperà alla marcia dell’orgoglio omosessuale, ha aggiunto su twitter che, siccome «ce lo chiede l’Unione Europea», anche «l’Italia deve prevedere finalmente tutele per le vittime di omofobia e leggi per diritti a coppie omosessuali».
E in un altro messaggio sul social network ha aggiunto: «Non c’è contrasto tra diritti LGBT e sostegno alla famiglia. Dare diritti a chi non ne ha non significa toglierne agli altri. Siamo in tanti oggi a Palermo per parlare di diritti e nessuno deve permettersi di ridicolizzare il nostro impegno».
Secondo la presidente della Camera, «la maggior parte dei paesi Ue prevede sanzioni penali per chi commette violenze omofobe e ha introdotto il movente omofobo quale circostanza aggravante. Anche qui in Italia l’azione politica e legislativa deve essere tesa a prevedere finalmente tutele per le vittime di omofobia e di discriminazioni omofobe, nonché fattispecie di reato per chi aggredisce una persona solo perche lesbica, gay, bisessuale o transgender».
Per questo le istituzioni devono «compiere scelte politiche, mettere in atto azioni legislative che allarghino la tutela dei diritti a coloro che oggi ne sono ancora esclusi. La politica, in tema di diritti, avrebbe il compito di fare da apripista. E invece troppo spesso si muove in ritardo, a rimorchio delle scelte che una società matura reclama».
articolo pubblicato su Tempi.it