Sono più di 20 mila sindaci e aggiunti, etero e omosessuali, di destra e di sinistra, sanno che «la legge si applica per tutti» e non vogliono «violare la libertà di nessuno» ma neanche «agire contro la propria coscienza». Il Collettivo dei sindaci per l’infanzia si è opposto alla legge sul matrimonio gay in Francia e ora che è stata approvata chiede che i suoi membri possano astenersi dal celebrare i matrimoni gay in nome del «diritto all’obiezione di coscienza».
Franck Meyer, portavoce del Collettivo e primo cittadino di Sotteville sous le Val, in Alta Normandia, spiega a tempi.it perché la Francia rischia di diventare un «sistema totalitario» minacciando sanzioni che vanno dai 45 mila euro di multa fino al carcere per tutti quei sindaci che si rifiutino di applicare una legge dannosa «per l’avvenire del nostro paese».
Sindaco Meyer, perché non volete celebrare i matrimoni gay? Nel diritto francese, il codice civile lega insieme la famiglia, il matrimonio e il diritto del bambino. La legge Taubira modifica il diritto della famiglia e soprattutto il diritto dei figli. Adesso, le persone che per ora nel nostro paese non possono accedere alla fecondazione assistita, possono andare all’estero, essere inseminate e far nascere figli che poi saranno adottati dal coniuge dello stesso sesso.
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