Almeno 2500 fedeli hanno partecipato oggi a Sheshan, nei sobborghi di Shanghai, al pellegrinaggio in occasione della festa di Nostra Signora di Sheshan, che è anche la patrona della Cina. Nel 2008 Papa Benedetto XVI compose la preghiera alla vergine di Sheshan, affidando a lei, venerata come `aiuto dei cristiani´, le sorti della Chiesa in Cina.
A lei l’anno prima, il 27 maggio del 2007, lo stesso papa dimissionario ha affidato la Cina cattolica quando scrisse la famosa «lettera ai vescovi, ai presbiteri alle persone consacrate e ai fedeli laici della Chiesa Cattolica nella Repubblica Popolare Cinese», chiedendo che la ricorrenza della Madonna di Sheshan, il 24 maggio, diventasse in tutto il mondo giornata di unione e preghiera per la Chiesa in Cina.
Oggi il nuovo pontefice Francesco ha inviato un Tweet per unirsi alla preghiera dei cattolici cinesi nella ricorrenza della festa.
Non lontano dalla basilica minore che ospita la statua della Madonna di Zose (il modo con cui in dialetto shanghainese si pronuncia Sheshan) dove come ricorda Asianews sono ben accetti i turisti ma non i fedeli, c’è anche il seminario dove è ospitato da luglio in `ritiro spirituale´ il vescovo Taddheus Ma Daqin, ex vescovo ausiliario di Shanghai, consacrato il 7 luglio 2012 con il consenso papale e che il giorno stesso dell’ordinazione annunciò le sue dimissioni dalla sua carica in seno all’Associazione della Chiesa Cattolica Patriottica cinese (Cpa), per concentrarsi meglio sul suo ministero. Da allora è li dentro, senza contatti con l’esterno, di fatto detenuto. A dicembre gli fu revocato il mandato di vescovo ausiliario di Shanghai
Fonte: Vatican Insider