Una donna di religione ebrea ortodossa, Rorie Weisberg, ha fatto causa alla Lancôme, azienda di proprietà L’Oréal, per aver usato un fondotinta che non si è rivelato all’altezza delle aspettative.
Il New York Post ha raccontato la storia, che vede come oggetto del contendere il fondotinta Lancôme Teint Idole Ultra 24 ore, nato per avere una durata di 24 ore, come recita lo spot pubblicitario indica.
Un prodotto perfetto per le signore ebree ortodosse che vogliano rispettare lo Shabbat, il sabato di riposo. Infatti la signora, con relativa tranquillità, ha steso il fondotinta sulla pelle il venerdì sera, convinta che durasse sino alla sera del giorno dopo, così da permetterle di rispettare lo Shabbat, che vieta anche l’applicazione del make up sul viso.
SCELTA OCULATA. Il risultato purtroppo non è stato soddisfacente. Così la cliente, che aveva speso circa quaranta dollari per il prodotto di bellezza, si è resa conto di avere un brutto aspetto in un giorno importante, quello del Bar Mitzvah di suo figlio. Durante il sonno e il contatto con il cuscino, il fondotinta non è riuscito a tenere alla perfezione, ma ormai non c’era più nulla da fare.
Il legale della donna ha raccontato al New York Post che applicare il make up è considerato un lavoro creativo e pertanto bandito dallo Shabbat, e ogni ritocco al trucco è vietato. Per questo motivo ora la donna ha chiesto i danni per la pubblicità ingannevole e lesiva della religione ebraica. Un portavoce L’Oréal ha dichiarato che l’azienda è serena, non sarà questa causa pretestuosa a mettere in cattiva luce la maison francese.
articolo pubblicato su Tempi.it