Papa Francesco alle Confraternite: vivete le vostre realtà all’insegna di evangelicità, ecclesialità e missionarietà

Una distesa di ombrelli di tutti i colori e poi di insegne, stendardi e croci che riempie Piazza San Pietro e si allunga per via della Conciliazione: è il suggestivo spettacolo offerto dalle migliaia di fedeli, membri delle più varie Confraternite, radunati questa mattina per la Messa celebrata da Papa Francesco che conclude le “Giornate delle Confraternite e della Pietà popolare” promosse in occasione dell’Anno della Fede.

A loro il Pontefice raccomanda tre aspetti fondamentali: evangelicità, ecclesialità e missionarietà. E assicura: la Chiesa vi vuole bene, la vostra è “una modalità legittima di vivere la fede”.

Sono venuti da tutta Italia, Francia, Spagna, Irlanda, Malta , Polonia, il cielo a Roma è grigio e piove, ma il clima in piazza è quello della gioia di essere al cuore della Chiesa e con il Papa.

“Sono rappresentati qui – dice mons. Rino Fisichella, presidente del Pontificio Consiglio per la Promozione della Nuova Evangelizzazione nel suo indirizzo di saluto al Papa – dieci secoli di storia che pochi conoscono, perché fatta di semplici gesti quotidiani,” scolpiti però nel cuore delle persone. Le Confraternite hanno espresso il frutto più genuino della fede: la carità verso i poveri, gli abbandonati, i sofferenti, gli emarginati…

Oggi, conclude mons. Fisichella, le Confraternite “chiedono al Signore di aprire il loro cuore perché, ricchi delle tradizioni precedenti, possano riconoscere nuovi spazi dove la fede diventa ancora una volta operosa attraverso la carità”.

“Cari fratelli e sorelle, siete stati coraggiosi di venire con questa pioggia… Il Signore vi benedica tanto!”.

E’ il saluto affettuoso di Papa Francesco alle Confraternite che si manifestano in tutta la loro varietà e a cui subito indica il centro da cui tutto deve partire e a cui tutto deve condurre nella fede cristiana: “Amare Dio, essere discepoli di Cristo vivendo il Vangelo”. E cita Benedetto XVI che rivolgendosi alle Confraternite aveva usato la parola: evangelicità. Quindi sottolinea:

“La pietà popolare, di cui voi siete un’importante manifestazione è un tesoro che ha la Chiesa e che i vescovi latinoamericani hanno definito, in modo significativo, come una spiritualità, una mistica, che è uno ‘spazio di incontro con Gesù Cristo’”.

Camminate con decisione verso la santità, prosegue Papa Francesco, non accontentatevi di una vita cristiana mediocre. Un secondo elemento è essenziale per essere cristiani, dice poi, ed è l’ecclesialità:

“La pietà popolare è una strada che porta all’essenziale se è vissuta nella Chiesa in profonda comunione con i vostri Pastori. Cari fratelli e sorelle, la Chiesa vi vuole bene! Siate una presenza attiva nella comunità come cellule vive, pietre viventi. I vescovi latinomericani hanno scritto che la pietà popolare di cui siete espressione è ‘una modalità legittima di vivere la fede, un modo di sentirsi parte della Chiesa’. E’ bello questo, eh? Amate la Chiesa! Lasciatevi guidare da essa!”.

Una terza parola deve caratterizzare le Confraternite ed è missionarietà:

“Voi avete una missione specifica e importante, che è quella di tenere vivo il rapporto tra la fede e le culture dei popoli a cui appartenete, e lo fate attraverso la pietà popolare”.

Quando, ad esempio, dice, voi portate in processione il Crocifisso, non fate un semplice atto esteriore, ma indicate la centralità del Mistero Pasquale del Signore, e indicate che bisogna seguire Cristo nel cammino concreto della vita. Le Confraternite manifestano la fede in forme che coinvolgono i sensi, gli affetti, i simboli delle diverse culture, trasmettendola così in particolare a coloro che Gesù chiama “i piccoli”:

“Le vostre iniziative siano dei ‘ponti’, delle vie per portare a Cristo, per camminare con Lui. E in questo spirito siate sempre attenti alla carità. Siate missionari dell’amore e della tenerezza di Dio! Siate missionari della Misericordia di Dio, che sempre ci perdona, sempre ci aspetta… Ci ama tanto!”.

E, alla fine, Papa Francesco raccomanda ancora:

“Evangelicità, ecclesialità, missionarietà. Evangelicità, ecclesialità, missionarietà. Tre parole, non dimenticarle!”.

 

Testo proveniente dal sito di Radio Vaticana