Seoul, 4 aprile. Si fa sempre più tesa la situazione al 38º parallelo, dove il regime comunista di Pyongyang evoca venti di guerra sempre più forti. L’esercito, citato dall’agenzia di stampa ufficiale Kcna, ha dichiarato di aver ricevuto il «via libero definitivo» per un attacco nucleare contro le basi degli Stati Uniti. Dall’altro lato del Pacifico, Casa Bianca e Pentagono, che hanno inviato nel frattempo un sistema di difesa antimissile a Guam, a largo delle Filippine, secondo la stessa Kcna, sono stati informati direttamente dal regime di Pyongyang che un attacco nucleare nordcoreano «è possibile» e che le minacce statunitensi saranno «distrutte» anche con mezzi nucleari.
Il segretario generale delle Nazioni Unite, Ban Ki-moon, si dice «profondamente preoccupato» per l’escalation della situazione in Corea del Nord. «Siamo delusi e preoccupati», ha detto stamani Ban Ki-moon in una conferenza stampa a Monaco di Baviera, per le restrizioni ai lavoratori sudcoreani impiegati nel distretto industriale di Kaesong, sottolineando di auspicare una rapida eliminazione di tali restrizioni.
Fonte: L’Osservatore Romano