L’uomo sarà pure uscito dalle caverne, ma alcuni scienziati pare proprio di no. Il mondo delle provette ha i suoi laboratori ormai ai confini della realtà e l’intervista che il prof. George Church della “Harvard Medical School”ha rilasciato qualche giorno fa al settimanale tedesco Der Spiegel ce ne dà conferma.
Il dottor Church – non uno qualsiasi nel mondo della genetica ma uno dei capofila dell’Human Genome Project, progetto che ha mappato il nostro Dna – ha estratto il Dna dell’uomo di Neanderthal dai resti fossili delle sue ossa. Il suo intento è quello di clonare questo poveraccio che tolse il disturbo circa 30-40mila anni fa e farlo rivivere ai giorni nostri. Un po’ come ipotizzò Steven Spielberg nel famoso film Jurassic Park. Ma lì si trattava di dinosauri, oltre che di una finzione cinematografica.
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