Come atteso, in mancanza di un accordo tra i partiti, anche la terza votazione alla Camera, così come la seconda al Senato, per l’elezione dei nuovi presidenti dei 630 deputati della XVII legislatura si sono concluse con un nulla di fatto. Come nei precedenti due scrutinii, il deputato del Movimento 5 stelle, Roberto Fico, è stato il più votato con 113 voti su 610 presenti.
La maggioranza richiesta era di 407. In larga maggioranza i deputati di centrodestra e centrosinistra hanno votato scheda bianca.
Dal secondo scrutinio è richiesta la maggioranza dei due terzi dei voti computando tra i voti anche le schede bianche. Dopo il terzo scrutinio è sufficiente la maggioranza assoluta dei voti.
Il centrosinistra, che a Montecitorio conta 345 seggi, ha deciso di votare scheda bianca sperando di poter stringere un accordo con il Movimento 5 Stelle. I 109 grillini hanno però deciso di votare fin dall’inizio il proprio candidato. Anche il centrodestra, 125 seggi, ha optato per la scheda bianca.
Le presidenze di Montecitorio e palazzo Madama precedono quella del presidente della Repubblica per la quale il Parlamento in seduta congiunta e integrata con i rappresentanti delle Regioni è convocato a partire dal 15 aprile. Il mandato di Giorgio Napolitano, che non ha più il potere di sciogliere le Camere, scade il 15 maggio.
Anche il secondo voto per l’elezione del nuovo presidente del Senato è stato nullo in mancanza di un accordo tra i partiti e la partita tornerà a giocarsi domani. Su 311 votanti, le bianche sono state 223, il grillino Luis Alberto Orellana ha ottenuto 52 voti (sui 54 eletti di M5s), Cosimo Sibilia (Pdl) 12, Ignazio Marino (Pd) 8, Giuseppe Esposito (Pdl) 5, Felice Casson (Pd) 3, Domenico Scilipoti (2), un voto ciascuno Alessandra Mussolini (Pdl), Antonio Gentile (Pdl) e Pierferdinando Casini, 3 le schede nulle.
La prima seduta del Senato nella XVII legislatura era iniziata questa mattina alle 11 presieduta dal senatore più anziano, Emilio Colombo (92 anni, senatore a vita), che ha rivolto saluti al presidente della Repubblica Giorgio Napolitano e al Papa Francesco appena eletto. Colombo ha annunciato che una senatrice, Giovanna Mangili, eletta nelle liste del Movimento 5 stelle, ha già presentato le dimissioni per “motivi personali”. Si è quindi proceduto alla costituzione degli uffici di presidenza provvisori.
Domani alle 11.00 il Senato tornerà a riunirsi per una terza votazione. Dopo di che la quarta votazione prevede il ballottaggio fra i due più votati della terza e si dovrebbe avere un risultato, sempre che non ci sia un rinvio per mancanza di numero legale. La terza votazione si terrà domani mattina alle 11 e sarà sufficiente la maggioranza assoluta dei voti dei presenti, computando anche le schede bianche.
Fonte: Avvenire