«Ogni volta che vuoi grazie da me, fammi tre Novene con la recita delle quindici poste del Rosario ed altre tre Novene per ringraziamento».
Fu scritta nel luglio del 1879 dal Beato Bartolo Longo. Colpito da febbre tifoidea, la scrisse per impetrare le grazie nei casi più disperati. Ogni giorno si recava davanti al quadro della Vergine del Rosario per trarre l’ispirazione ed effettuare le correzioni.
Ma un giorno, in preda ad un vistoso peggioramento della malattia, pensò che non esistesse altro rimedio che prendere il quadro della Vergine dalla Cappella e porlo nella sua stanza da letto. Rivolgendosi a Santa Caterina da Siena, affinché intercedesse per lui presso la Madonna, guarì improvvisamente. Da allora, la Madre Celeste ha concesso grazie a chiunque la pregasse con la Novena scritta dal suo più profondo devoto.
Molte altre guarigioni miracolose si sono verificate grazie alla recita di questa Novena, non solo in Italia, ma anche in tutta Europa, in America, in Africa, in India e in Cina. Molte di questi casi sono stati riportati, autenticati dalla firma di testimoni e da certificati medici, ed approvati da Vescovi con regolari Processi Canonici, nella rivista “Il Rosario e la Nuova Pompei”.
Nel 1894, ad Arpino (FR), Santa Caterina da Siena, rappresentata ai piedi della Vergine nell’Icona pompeiana, apparve ad una giovane moribonda e la invitò a recitare la Novena, pregandola assieme a lei. Al termine della preghiera la giovane fu perfettamente guarita. La Novena, approvata da Papa Leone XIII, il 29 novembre 1887, è stata tradotta e stampata in varie lingue ed in innumerevoli edizioni.
Fonte: Pontificio Santuario della Beata Vergine del Santo Rosario Pompei