Perfetto: Renzi da lezioni di teologia a Bagnasco e Galantino tace per rispetto al Parlamento. Siamo ormai alla farsa. Ieri il Card. Bagnasco ha auspicato il voto segreto per il Ddl Cirinnà, ed è quello che speriamo tutti, perché ci sarebbe la sicurezza che ognuno ha votato secondo coscienza e non secondo la prassi degli schieramenti politici. Renzi gli ha però ribattuto che sulle modalità di voto decide il Parlamento (in questo caso Grasso) e non la Cei, aggiungendo poi: “Con tutto il rispetto per Bagnasco”.
Ma il rispetto che sbandiera è solo un modo di dire perché, parlando a Radio Anch’io, ha tenuto a precisare che la legge sulle unioni civili è una legge sacrosanta (Fonte Avvenire), dando così lezione a Bagnasco e a tutti i cattolici che la pensano come il Presidente della Cei su cosa vada considerato sacro e santo.
Come a dire che essere contrari a quella legge ci pone fra coloro che non conoscono le leggi di Dio, di cui evidentemente Renzi si ritiene il depositario.
In tutto questo la ciliegina sulla torta l’ha messa Mons. Galantino che, coerente con le sue convinzioni, ha riaffermato: “Vale quello che ho detto l’altro giorno, per rispetto del Parlamento e delle istituzioni preferisco non parlare”. (Fonte Ansa)
Quindi per lui i diritti del Parlamento sono prevalenti rispetto ai diritti di Dio.
Siccome Bagnasco ha parlato a nome della Conferenza episcopale italiana, di cui Galantino è stato nominato segretario da Papa Francesco, che si tiene costantemente fuori da tali querelles, preferendo organizzare partite di pallone e incontri di box, la domanda sorge di conseguenza: quindi esistono due Chiese?